La penna degli Altri 27/11/2017 14:56

Roma con i nervi tesi, il Genoa ringrazia

Genoa CFC v AS Roma - Serie A

Il nervosismo non è mai un buon compagno di strada. La Roma se ne è accorta ieri, contro un  che ha avuto nell’umiltà la sua unica arma, perdendo per strada 2 punti pesantissimi nella lotta per i primi posti.  e  hanno passato più tempo a litigare che a giocare.  ha deciso il risultato con un harakiri inconcepibile quando, con la sua squadra in vantaggio 1-0, ha regalato all’avversario un calcio di rigore e la superiorità numerica per gli ultimi 25 minuti. Netto lo schiaffo a Lapadula, nella tonnara da calcio d’angolo, ma assolutamente inutile: il pallone era stato respinto lontano. A (15ª espulsione in carriera) era già capitato in passato: la gomitata a McBride al Mondiale 2006, i colpi proibiti a Srna in Championse a Mauri in un derby. Ieri ci è caduto di nuovo. È lo stesso che, dopo Italia-Svezia, era salito sul pullman degli scandinavi a chiedere scusa per i fischi del pubblico di San Siro all’inno. Vive il calcio in maniera viscerale e il suo punto di forza può trasformarsi in un secondo nel suo punto debole. Lo dimostrano anche le parole dette ieri a Roma Tv: «L’episodio del rigore? C’è poco da dire, ho provato a bloccare Lapadula. Le immagini sono brutte. Contro la Lazio, con Parolo e Lulic, ce l’eravamo date. Ho trovato quello che si è buttato ed è andata così. Chiedo scusa a tutti, mi dispiace tanto. Ripartiremo».  ha trovato il tono giusto per commentare: «Daniele, a volte, vive con troppa foga l’attaccamento alla maglia. Ha sbagliato, è il primo a saperlo. È stato ingenuo e, anche se fosse stato provocato, non lo giustifico. Gli darò una sculacciata da buon papà, ma bisogna tenere conto che si è sempre preso le sue responsabilità e che ha chiesto scusa». (..)

(corsera)