Proprio mentre la Conferenza dei Servizi sembra andare spedita verso un'approvazione tanto agognata quanto finalmente alla portata, non smettono di circolare voci che vorrebbero invece il progetto in difficoltà. Veri e propri sabotaggi, se uno volesse pensar male. Il Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) pone un nuovo vincolo su Tor Di Valle.

La Direzione Architettura Contemporanea del Ministero, guidata dall'architetto Federica Galloni, dovrebbe proporre (o addirittura già emettere) un decreto di vincolo sulle ormai famose e famigerate tribune di Lafuente ai sensi delle norme sul diritto d'autore (legge 633/41). Secondo quanto previsto da questa legge, in sostanza non sarebbe possibile la demolizione (o la modifica) delle tribune dell'ippodromo senza il consenso dell'autore o «degli eredi rappresentanti la maggioranza per valore delle quote ereditarie».
Non è una novità che Clara Lafuente, architetto a sua volta, figlia di Julio che alla fine degli Anni Cinquanta disegnò l'ippodromo per le Olimpiadi del 1960, da tempo sia interessata alla conservazione dell'opera del padre.

I proponenti appaiono tranquilli e fiduciosi di fronte a questo nuovo ostacolo.
Perché è ora, crediamo, che si faccia finita, con tentativi più o meno legittimi, di sabotare un'opera necessaria al club, ma ancor di più alla città e al Paese.

(Il romanista)

VAI ALLA NEWS INTEGRALE