La penna degli Altri 23/11/2017 13:46

Fazio: «Gli ottavi? Dipende da noi»

AS Roma v SSC Napoli - Serie A

IL TEMPO (T. MAGGI) -  È stato uno degli ultimi ad arrendersi.  ha lottato su ogni pallone e si è battuto come un leone con la solita esperienza e cattiveria ma alla fine non è riuscito ad evitare la sconfitta alla Roma. difende i suoi compagni al termine del match: «Abbiamo fatto un grande lavoro, loro sono stati più bravi ma non è colpa della difesa: dobbiamo continuare così». La Roma che esce sconfitta dal Wanda Metropolitano non preoccupa l’argentino che cerca di analizzare il ko con lucidità: «Non c’era stanchezza da parte nostra, il primo tempo lo abbiamo giocato bene. Nella ripresa hanno alzato il pressing e abbiamo perso troppi palloni». La squadra ha ancora in mano il proprio destino e si aspetta anche l’aiuto dei tifosi del match ball con il Qarabag: «È una partita che vogliamo vincere assolutamente, il pubblico ci aiuterà». È fiducioso anche  che non perde di vista l’obiettivo finale: «Questa sconfitta può darci una mano nel nostro percorso, è un segnale per rimboccarci le maniche e tornare sui binari giusti. Restiamo fiduciosi, dobbiamo dare tutto con il Qarabag per passare il girone». Inutile leccarsi le ferite, il belga cerca di vedere il lato positivo della prestazione ma non dimentica gli errori commessi: «Abbiamo giocato con personalità dimostrando coraggio ma potevamo sfruttare meglio l’ultimo passaggio, loro sono stati più cinici. La fascia da capitano? Un onore, prima di me ci sono stati , e . Ma al di là della fascia in campo do tutto, ce l’ho un po’ dentro di me. Penso solo alla Roma, l’ho scelta e sono felice, ho tutto per essere felice: perché cambiare?». Punta il Qarabag anche Gonalons: «Oggi c’era voglia di qualificarci ma non ci siamo riusciti, ora dobbiamo vincere la prossima. Il destino è nei nostri piedi. Nel calcio niente è scontato e in non esistono partite facili. Affrontiamo una squadra che ha creato diverse problemi a molte squadre, in quello che era considerato il girone della morte».