La penna degli Altri 29/10/2017 13:39

Stadio, il nodo dei ponti: spunta l’asse tra Pd e M5S

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IL MESSAGGERO (L. DE CICCO) - Le “larghe intese” Pd-M5S nasceranno in quel di ? La controversa operazione calcistico-immobiliare sognata da e dal costruttore Luca , già stroncata dall’Istituto nazionale di Urbanistica e da tutte le principali organizzazioni ambientaliste del Paese, potrebbe far convergere in Parlamento i voti dei Cinquestelle e di un pezzo di Pd. Un’alleanza anomala, e fin qui inedita, che potrebbe nascere durante la discussione della prossima “finanziaria” e che di certo farebbe piacere ai privati che sperano di realizzare, accanto al , un «Ecomostro» di cemento da oltremezzomilione di metri cubi, in violazione del Piano regolatore generale, destinato in gran parte ad alberghi, negozi e uffici privati. La manovra, rigorosamente top secret, a cui stanno lavorando esponenti grillini che gravitano attorno al Campidoglio insieme ad alcuni democratici, riguarda i fondi pubblici per finanziare il Ponte dei Congressi. Sono soldi del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica. L’idea è quella di dirottare le risorse dello Stato sul Ponte di Traiano, il collegamento che nel primo piano “” - quello varato nel 2014 e poi bocciato dalla conferenza dei servizi - era interamente finanziato dai privati, in cambio di cubature che nella seconda versione del progetto sono state sforbiciate. Il problema è che questo ponte ora come ora si ritrova senza coperture economiche. Anche se è fondamentale per evitare che nell’area intorno allo stadio, già iper-congestionata, il traffico vada definitivamente in tilt.

I TEMPI Ecco allora l’idea: dato che il progetto del Ponte dei Congressi al momento annaspa – in realtà né più némeno di - un pezzo dei Cinquestelle e un pezzo di Pd che è rimasto stadista ragionano sulla possibilità di spostare i fondi pubblici da un ponte all’altro. Quando? Nella prossima legge di stabilità, senza aspettare il Milleproroghe, esposto a troppe incognite. Va capito se la manovra andrà in porto, anche perché non tutti i dem sono d’accordo. Anzi. Del resto il Ponte dei Congressi è considerato dagli stessi tecnici comunali che si occupano di Urbanistica fondamentale per fluidificare il traffico nel quadrante Sud di Roma;mentre il Ponte di Traiano, come ha ammesso lo stesso assessore all’Urbanistica di Raggi, Luca Montuori, «è utile solo agli impianti privati», cioè allo stadio e al Business park. Se è così, viene da chiedersi perché debba essere pagato con fondi pubblici.