La penna degli Altri 18/09/2017 14:22
Pellegrini, storia di un predestinato
Una prestazione da centrocampista totale, che conferma le doti di questo ventunenne che ha tutto per diventare in tempi brevi il Gerrard italiano e che giustificano la preoccupazione del suo procuratore, Giampiero Pocetta, che finora non lo aveva mai visto utilizzato se non per 6’ (da terzino) contro l’Atalanta e per 12’ contro l’Atletico Madrid in una squadra ormai costretta a una difesa a oltranza. Non è semplice per Di Francesco gestire al 100% una rosa ampia e tanti bravi giocatori, ma Pellegrini sembra davvero un predestinato e, come tale, bisogna trovargli spesso un posto, anche a costo di dare un turno di riposo in più a qualcun altro. Intervenendo a Roma Radio, ieri, Pellegrini ha fatto un punto sulla sua partita e su quella della Roma: «Per metabolizzare il gioco che vuole il mister ci vuole un po’ di tempo, ma noi siamo a buon punto e in allenamento si iniziano già a vedere molte cose positive. Sulla mia fascia c’ero io, che conosco quello che devo fare, ma sulla corsia opposta Kolarov e Nainggolan hanno interpretato bene la partita. Dipende anche come ti trovi con i compagni e sabato sera è andato tutto bene. Il mister cerca di dare un’impronta, facendoci entrare in campo sapendo quello che bisogna fare, ma molti movimenti sono determinati anche dagli avversari.».
(corsera)