La penna degli Altri 13/09/2017 14:09
Nainggolan e Perotti ovunque, anche senza il 4-3-3...
Bisognerebbe contarne i chilometri corsi, le palle recuperate, i contrasti vinti, i tagli improvvisi e i movimenti tra le linee. E poi ringraziarli: Nainggolan e Perotti, ovvero gli equilibratori della Roma e, insieme, gli uomini più imprevedibili della Roma, oltre che fedeli interpreti del 4-3-3 iniziale di Di Francesco al primo esame in Champions.
Prendi Perotti, il più raffinato tra i giallorossi alla voce tecnica individuale. L’argentino allarga il campo e poi si accentra quando Kolarov accenna l’incursione, ma qualche secondo dopo puoi vederlo correre all'indietro, proteggere la fascia e aiutare il medesimo Kolarov nel momento in cui Juanfran attacca partendo dalle retrovie. E l’esperienza di mille battaglia aiuta anche Nainggolan, l’alter ego in mezzo al campo, a svolgere al meglio le due fasi, efficace nel portare il pressing sui portatori di palla avversari, esemplare nel recupero palla davanti all'area di rigore giallorossa e poi capace pure di lanciare con assist verticali Defrel e Dzeko nella profondità.
I due giganti della serata potranno risultare ancor più incisivi in futuro quando la squadra saprà acquisire la necessaria continuità. Ma un dato è certo: gli irriducibili Nainggolan e Perotti, ognuno con le proprie caratteristiche, sono e saranno i pilastri del progetto giallorosso nel segno dell’intercambiabilità tattica. E se si avvicineranno di più a Dzeko...
(gasport)