La penna degli Altri 18/09/2017 15:37
Gioventù, più talento, più fisico, uguale Schick
Trecentottanta centimetri, centonovantrè uno, sei di meno l'altro. Schick e Dzeko. Dzeko lo conosciamo da un pezzo, capocannoniere la passata stagione in campionato ed Europa League, trentanove gol totali. Schick lo abbiamo appena conosciuto. Sedici minuti più due di recupero nella sfida contro il Verona in cui la Roma è stata brava a far sembrare che fosse una passeggiata di salute. Diciotto minuti in cui il futuro è diventato presente. I primi vicino al bosniaco, una sorta di prova generale per la Roma che verrà. Che il ragazzo ceco avesse le stimmate del campione, lo aveva già dimostrato nel passato campionato. Sotto la Lanterna,il ragazzo ha regalato sogni. Gioventù, talento, fisico, la somma ha certificato giocate che voi umani non potere neppure immaginare. A quel punto sene sono accorti tutti. A cominciare dalla Juventus che se lo era portato a Torino prima di fare una retromarcia i cui motivi reali li scopriremo soltanto con il tempo. E allora la Roma è tornata sul vecchio amore. Il ragazzo ora deve soltanto ritrovare la migliore condizione fisica. Una volta che tornerà Schick, toccherà a Di Francesco elaborare il miglior sistema con cui metterlo al fianco di Dzeko. Si può. Considerando anche la duttilità tattica e di piede che il ceco ha dimostrato di avere. Magari sarà il caso che Schick faccia un corso accelerato di italiano visto che ancora non lo parla. Anche se il linguaggio che dovranno parlare sarà quello dei campioni quali sono, uno già affermato, l'altro che il meglio ce lo deve far ancora vedere. Schick ha bisogno solo di avere la pazienza per capire che Roma è diversa da Genoa. Poi potrà regalarci sogni che voi umani...
(il romanista)