La penna degli Altri 10/08/2017 13:40
Mahrez: la Roma non rilancia
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Un ping-pong mediatico, quello per Mahrez, senza fine. Parla il Leicester, replica la Roma. Rilascia una dichiarazione Monchi, risponde Shakespeare. Va avanti così da almeno una ventina di giorni. Copione che non è cambiato nemmeno ieri quando il tecnico del club inglese – alla luce delle parole pronunciate martedì dal ds giallorosso – ha aggiunto l’ennesimo tassello alla vicenda: «Sappiamo che Riyad vuole andare via, ma finché non arriverà un’offerta ragionevole, lui rimarrà». Un punto di vista coerente con quanto asserito da tempo che però tradisce una realtà: «ragionevole» o meno per i canoni britannici, le uniche offerte ufficiali per Mahrez il Leicester le ha ricevute dal- la Roma.
GIOCO AL RIALZO - Monchi finora è stato sempre molto chiaro nelle dinamiche di mercato. Si fa un’offerta, a seconda del valore del giocatore, senza il rischio di sovrastimarlo. Un concetto valido per Defrel, esteso a Mahrez e che inevitabilmente vale anche per le alternative che il ds sta vagliando in queste ore. Questo perché, nel momento in cui ormai è chiara la disponibilità della Roma di mettere sul piatto 35 milioni per l’esterno offensivo, tutti i club giocano al rialzo. È accaduto con Berardi, il preferito di Di Francesco passato - almeno ufficiosamente – da 35 a 50 milioni nel giro di un paio di settimane. Sta succeden- do in queste ore per Munir per il quale il Barcellona adesso chiede 20 milioni quando il Valencia avrebbe potuto riscattarlo sino a poco tempo fa per una somma intorno ai 12. Per quella cifra, Monchi, potrebbe decidere allora di virare per il più pronto Promes dello Spartak. Negli ultimi giorni il nome dell’olandese è tornato a circolare. L’identikit sarebbe quello giusto: ala destra che gioca con entrambi i piedi, con un feeling nientemale con la porta avversaria: 13, 18 e 12 le reti segnate nelle ultime tre stagioni in Russia. E quest’anno è partito fortissimo: 4 gol in 5 gare. Mahrez, tuttavia, rimane la priorità. Perché Monchi in cuor suo è con- vinto che se non subentrerà nessun club nella corsa all’algerino, alla fine riuscirà a portarlo alla Roma. È diventata ormai da tempo una battaglia di nervi. Una sorta di ‘guerra’ di posizione: da un lato ci sono gli inglesi che attendono (e sperano) che qualcuno si faccia avanti per l’algerino. Dall’altro la Roma che sa al mo- mento di correre da sola (le voci circolate su un inserimento dell’Inter non preoccupano) e di avere il sì dell’attaccante. Ieri da Trigoria, prima della partenza per Siviglia, è stata smentita seccamente la volontà di alzare ulteriormente l’asticella dell’offerta, attualmente ferma a 32 + 3 di bonus, e portarla a 40 milioni. CESSIONI Probabilmente non è il momento. Chissà se l’ennesimo rilancio non possa dipendere anche da qualche cessione e relativo risparmio sugli ingaggi. Il Leganes è in pressing per Iturbe (che tuttavia preferirebbe il Malaga, fermo in attesa di liberare uno slot da extracomunitario). Il Torino aspetta news per Sadiq per il quale Monchi preferirebbe una destinazione dove farlo giocare con più continuità. Quella che dovrebbe trovare Mendez, trasferitosi in serie C alla Viterbese. In- tanto Anonic, va al Genoa con la formula del prestito con diritto di riscatto.