La penna degli Altri 21/08/2017 14:59

La nuova Roma è ancora un cantiere. Atalanta stesa da un «colpo basso»

kolarov esultanza peres strootman

Lavori in corso. Rispetto alla bellissima partita di un campionato fa è cambiato tutto. Per prima cosa il risultato, perché la Roma strappa tre punti magari non meritatissimi ma fondamentali, mentre il 20 novembre 2016 i nerazzurri rimontarono nella ripresa con Caldara (ieri in panchina) e Kessiè (adesso al Milan) il rigore di . E poi la qualità del gioco. La Roma è alla ricerca del suo, con una squadra che sembra più preoccupata dell’ortodossia del  (linee strette, esterni d’attacco a formare sempre il 4-5-1 in fase di non possesso, distanze obbligate tra giocatore e giocatore) piuttosto che della fluidità della manovra. Per l’Atalanta il discorso è ancora più semplice: sono partiti KessièConti e Gagliardini, più l’ammutinato Spinazzola che vuole il via libera per la . Se si aggiunge la pessima giornata di Petagna non era semplice fare di più.  Ieri ha vinto con l’unico tiro nello specchio della porta (punizione astuta di Kolarov, battuta sotto la barriera che ha saltato per evitare il tiro alto e tuffo in grave ritardo di Berisha), sprecando nella ripresa un paio di contropiedi pericolosi e soffrendo nel finale quando l’Atalanta si è riversata nella sua area e colpito un palo con Ilicic, entrato troppo tardi dalla panchina. L’infortunio a Bruno , ultimo rimasto dopo l’infortunio di Karsdorp e in attesa di , ha costretto  a chiudere con una difesa a cinque, con Pellegrini esterno basso in logica angoscia contro Papu Gomez e  «libero» ma ancora lontano dagli standard della scorsa stagione.

(corsera)