La penna degli Altri 08/06/2017 14:44
Lo stadio si farà, ma a una condizione (al ribasso): spendere 42 milioni di euro per la Roma-Lido
Circa 120 milioni di euro di investimento in opere pubbliche, quelle rimaste dopo il dimezzamento delle cubature di cemento praticata da Raggi sul progetto targato Marino. Ma al massimo 42, destinati alla Roma-Lido, saranno necessari per procedere all’apertura del nuovo Stadio della Roma. Lo stabilisce la delibera di pubblico interesse appena approvata in giunta ed ora al vaglio delle commissioni. Nella 132 di Marino si faceva riferimento ad una doppia possibile operazione sul fronte ferro: o il prolungamento della metro B, un’opera da 50 milioni, oppure il potenziamento della Roma-Lido con 15 treni di ultima generazione. Dopo il restyling del progetto da parte di Raggi il numero dei treni è scomparso, al suo posto è stato introdotto anche il concetto di revamping dei convogli già esistenti e la possibilità di utilizzare parte dei fondi per altre opere pubbliche non specificate. I Municipi X e XI sono intenzionati a dare il loro sì ma solo dopo aver prodotto delle osservazioni. C’è insomma un problema sui trasporti, sicuramente più importante di quello che già aveva fatto discutere il progetto Marino in Conferenza dei servizi. E potrebbe scattare anche un allarme sul fronte sicurezza: come assicurare flussi e deflussi dall’area senza certezza tecnica del ponte dei Congressi e con un investimento così sfumato sul ferro?
(corsera)