Di fronte ai giudici, non ha trattenuto la commozione: «Stiamo vivendo un incubo, io e la mia famiglia, ma non ho commesso illeciti». Armando Izzo oggi saprà se il lavoro del suo legale, Mattia Grassani, ha convinto la Corte d’appello federale a cancellare o ridurre sensibilmente i 18 mesi di squalifica presi in 1° grado per l’omessa denuncia delle combine di due partite dell’Avellino del maggio 2014. Sentenza oggi, probabile riduzione a 8 o 6 mesi. La Roma sta alla finestra.

(gasport)