Dopo gli impegni con la nazionale bosniaca, Edin Dzeko si prepara a un mese di riposo assoluto, prima del ritiro di Pinzolo. Tutta la famiglia si rilasserà al ma­re, nella villa che l’attaccante ha acquistato qual­che anno fa a Dubrovnik, e che è da sempre uno dei suoi luoghi preferiti. Lui le vacanze se l'è meritate.

Mai nessuno era arrivato a 39 reti stagionali, lui ci è riuscito vincendo la classifica dei cannonieri della Serie A e anche quella dell’Europa League: 29 gol in campionato, 8 nel continente, 2 in coppa Italia, ci teneva ad arrivare a 40 ma, come ha detto ieri, «non posso certo lamentarmi». Dzeko non aveva mai avuto un anno così: continuo come rendimento, ha avuto solo un infortunio al polpaccio che gli ha fatto saltare la partita contro la Juve, unica mancata in campionato: 51 partite su 54 totali, con una media di poco inferiore agli 80’. Spalletti lo ha schierato sempre, per lui ha cambiato la Roma mandando spesso in panchina uno tra El Shaarawy e Perotti. Il prossimo anno la Roma ripartirà dal suo numero 9, anche se avrà un’alternativa -­ o concorrente -­ in più. A meno che le ricche offerte che stanno arri­vando a lui e al club dalla Cina, dagli States e dalla Russia (Mancini allo Zenit lo riprenderebbe volentie­ri), non facciano vacillare tutti.

(gasport)