La penna degli Altri 10/05/2017 14:19
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LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Non solo ha più volte lasciato volutamente capire di essere vicino al suo addio alla capitale – ultima l’ammissione di essersi pentito nell’aver accettato un incarico bis – ma è convinto che la Roma abbia già scelto il suo sostituto. Luciano Spalletti è convinto che il club abbia intenzione di riportare a Trigoria Vincenzo Montella, talmente tanto certo di questa cosa, da dirlo un po’ a tutti. Pubblicamente e non. Ultima in diretta tv, al termine proprio della gara con il Milan, quando ha ceduto il microfono al collega, spingendolo letteralmente davanti alle telecamere. Un gesto che fa seguito a varie dichiarazioni: «Montella sarà un grande allenatore per la Roma» disse proprio il tecnico toscano. «L’Olimpico è casa sua, conosce bene tutto e ci tornerà da allenatore», le frasi datate 11 dicembre 2016. Una convinzione, quella di Spalletti, che sconfina quasi nell’intento di proporre un suo successore, di avere una candidatura subito pronta visto il suo imminente addio. Anche a Simone Inzaghi, al termine dell’ultimo derby, dopo saluti e complimenti di rito, ha quasi sussurrato all’orecchio «tanto nel prossimo affronterai Montella». Da parte sua, il club giallorosso, non sembra troppo intenzionato al momento a virare su quello che sarebbe il terzo ritorno dal passato sulla panchina della gestione americana, dopo Zeman e, appunto Spalletti. Non sono poi rimasti buoni i rapporti tra Baldini, Baldissoni e l’ex aeroplanino, ma se si dovesse liberare dal Milan (che sembra orientato su Mancini), sarebbe un nome da valutare. A pesare sulla bilancia, a quel punto, potrebbero essere gli ottimi rapporti – anche familiari – tra Montella e quel Totti che si sta avvicinando a una carriera dirigenziale all’interno di Trigoria. A tal proposito da segnalare l’ingresso nella vetrina mediatica regalata dalla querelle Totti – Spalletti anche di Ranieri, chiamato in causa da Edicola Fiore. «Forse meritava di entrare, Francesco, però bisogna capire l’allenatore che deve pensare alla squadra».