La penna degli Altri 15/05/2017 13:23

Con ElSha e Nainggolan la Roma rialza le creste

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Qui non si passa. Concetto chiaro e ribadito ieri sera dalla Roma, che ha rovinato la festa scudetto ad Allegri. Una festa rovinata da qualcuno che conosce bene: , con il quale per tre anni ha convissuto nel Milan che cercava di gestire un serbatoio già un po’ in riserva. Non furono stagioni banali, soprattutto quella 2012-13, in cui nel solo girone d’andata il aveva segnato 14 gol. Aveva vent’anni, e per lui si scomodarono paragoni nobili.

Poi c'è . La sua cresta è affilata come la sua lingua, quella con cui ha duellato tante volte sui social con i tifosi della . Scambi feroci, volgari, al veleno, tanto da far dire a : «Nel club bianconero non andrei mai». Parole vere, anche perché diverse volte l’a.d. Marotta l’aveva avvicinato, ma ha capito che non avrebbe mai accettato un'offerta juventina. Un'antipatia ribadita in campo: sia al momento della rete che al momento della sostituzione salutava ironicamente lo spicchio di Olimpico dove erano assiepati oltre cinquemila tifosi bianconeri che intonavano il coro: «Uomo di m***a». La vera dedica però il Ninja la fa a sorpresa a un giornalista, Oliviero Beha, appena scomparso, il cui figlio Manfredi è amico del belga.

(gasport)