IL TEMPO (G. GIUBILO) - Dalla Lazio, che tanti dispiaceri le ha procurato in questi ultimi tempi, la Roma si aspetta almeno un significativo risarcimento, nella notturna che chiude il programma festivo. Spera che i cugini le tengano a debito distacco il Napoli, in modo che non sia in pericolo quel secondo posto, che per ora rappresenta per la Roma una posizione fondamentale per pianificare il futuro con le dovute ambizioni. Senza perdere di vista l’inseguimento alla capolista, che resta l’obiettivo più prestigioso, considerando anche che qualche distrazione potrebbe arrivare alla Juventus dal doppio scontro con il Barcellona, una delle grandi favorite per la vittoria in Champions. I cugini biancocelesti devono tutelare anche i loro interessi, per una classifica che ancorali vede in corsa per traguardi di rilievo. Fare punti contro il Napoli potrebbe consolidare le aspirazioni europee di una squadra, che non era certamente partita col favore dei pronostici a inizio stagione. Ma il buon andamento in campionato e, soprattutto, la conquista della finale di Coppa Italia a spese della Roma, hanno fugato ogni perplessità sulle capacità dei giocatori e del suo tecnico.

Umore di altro colore in casa Roma, che può comunque vantare una buona tradizione a Bologna. I rossoblu, oltretutto, non attraversano un momento esaltante, soprattutto al Dall’Ara dove spesso hanno incontrato difficoltà insormontabili contro le squadre blasonate. Non fa sconti la dura legge dello Stadium juventino, alla quale non sfugge neanche un Chievo più che dignitoso. La solita doppietta di Higuain dilata il vantaggio sulla Roma, chiamata oggi a recuperare qualcosa. Intanto, sembrano chiusi i giochi per la retrocessione: ieri Pescara e Empoli non si sono fatti del male, ma il risultato è utile soltanto ai toscani, che puntellano il quart’ultimo posto. Per Zeman ormai la retrocessione sembra inevitabile.