La penna degli Altri 01/03/2017 13:16
Una appuntamento da non perdere, una partita da vincere
IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Derby di Coppa, certo. Ma sempre derby è. E a Roma dove si vive di derby tutto l'anno, giocare per un trofeo, per il campionato o soltanto per il primato cittadino conta davvero poco. Conta il derby. Punto. L'Evento, sempre e comunque. Che sarebbe tale anche se non ci fosse nulla in palio. La Partita che non va giocata ma che va semplicemente vinta. Lazio contro Roma, stasera, semifinale d'andata di Coppa Italia. Primo tempo di un derby di Coppa Italia lungo oltre un mese, visto che la partita di ritorno è in programma ad aprile. Si torna a giocare alla luce artificiale dopo quasi quattro anni, e le due curve dell'Olimpico avranno barriere abbassate (non eliminate: atteso poco pubblico): sarà il primo, vero banco di prova per gli appuntamenti futuri, non ultimo il derby di campionato in calendario il 30 aprile. La classifica del campionato ci racconta che la squadra di Luciano Spalletti, seconda alle spalle della Juventus, viaggia con 9 punti di vantaggio su quella di Simone Inzaghi: insieme contano più punti di città calcisticamente nobili come Torino e Milano, e questo è un dato che non deve essere assolutamente trascurato per sottolineare la bontà del lavoro dei due gruppi. Domenica sera a Milano, la Roma contro l'Inter ha offerto una straordinaria prova di forza sul piano tattico e mentale: ha giocato la partita che voleva giocare ed è tornata a casa con altri tre punti. La Lazio, poche ore prima, aveva superato l'Udinese giocando meno bene di altre volte, ma sfruttando al massimo l'opportunità di chiudere il conto dal dischetto. Sarà anche banale e ripetitivo, ma quando c'è di mezzo il derby ciò che si è fatto fino ad un attimo prima del fischio d'avvio conta poco; anzi, niente. I due allenatori, pur se non hanno avuto molto tempo per farlo, hanno sicuramente preparato al meglio uomini e strategie, per andare a colpire i punti deboli degli avversari. Con Inzaghi smanioso di interrompere una tradizione negativa che va avanti dalla finale di Coppa del maggio 2013. Ma un derby si vince sì con la tecnica e la tattica, ma soprattutto si vince con il cuore. Come è (quasi) sempre accaduto quando si sono affrontate Lazio e Roma.