La penna degli Altri 07/03/2017 13:53

Roma, questione di testa

spalletti

IL TEMPO (A. SERAFINI) - Stavolta non c’è stato il tempo e la voglia di fermarsi qualche minuto più in sala video per la solita analisi post partita. Per ripartire occorre altro, ritornando su certe questioni che non è ancora riuscito a risolvere del tutto all’interno dello spogliatoio. Motivo che ha convinto il tecnico a cambiare la scaletta della preparazione all’allenamento di ripresa fissato ieri a Trigoria, confrontandosi con la squadra prima di scendere in campo in vista dell’attesa sfida di giovedì in Europa League con il Lione. Senza il bisogno di dover mostrare nuovamente gli errori tecnici e di posizionamento dei suoi ragazzi nelle ultime due dolorose sconfitte contro Lazio e , l’allenatore ha preferito smuovere nuovamente le motivazioni di un gruppo, troppo soggetto ai continui cali di tensione, sia nell’atteggiamento che nella gestione della fiducia. Un processo per molti scomparso del tutto dopo le numerose prove di forza mostrate nell’ultimo periodo (Villarreal e su tutte), ma sbocciato nuovamente durante la fase più dura del percorso, quella in cui si sarebbero delineati inevitabilmente gli obiettivi della stagione romanista.

Il discorso tenuto da si è infatti concentrato sulla volontà di trovare motivazioni sempre nuove in ogni partita, mantenendo alta l’asticella dell’ossessione alla vittoria anche quando si è costretti ad accettare una sconfitta. Un lavoro psicologico sulla squadra, che considera fondamentale soprattutto per il recupero delle energie spese in quest’ultimo periodo. Per questo a Trigoria la parola stanchezza è diventata un tabù, un alibi che se inserito nella testa dei giocatori potrà soltanto che peggiorare le cose, soprattutto a pochi giorni dalla sfida fondamentale con il Lione in Europa. Il silenzio avvertito durante le parole del mister ha coinvolto anche chi finora non è riuscito sempre a farsi trovare pronto quando è stato chiamato a fornire il proprio contributo. D’altronde le partite sino al termine della stagione non mancheranno e nessuno deve sentirsi sicuro del posto: il ragionato adottato tra il derby e la sfida dell’Olimpico con il ha infatti registrato delle scelte inaspettate da cui però non sono arrivate le risposte che attendeva.

Giovedì in Francia le linee titolari dovrebbero però tornare al proprio posto, con l’unico solito scambio tra i pali che lascerà spazio al di coppa . Juan Jesus prenderà il posto dello squalificato per completare la difesa a 3 composta da e . Partiti entrambi in panchina nell’ultimo incontro con i partenopei, Bruno ed riprenderanno nuovamente i gradi dei titolari sugli esterni di centrocampo in supporto alla coppia -. Le buone risposte ricevute da apriranno invece l’unico ballottaggio per l’ultimo posto in attacco. Accanto a e , toccherà probabilmente ancora a , in lieve vantaggio sul compagno argentino. Nelle idee di il può e deve funzionare soprattutto a partita in corso, un principio fondamentale che nello spogliatoio tutti devono tenere a mente. «Nulla è perduto», almeno fino a prova contraria.