La penna degli Altri 13/03/2017 12:30
Roma, a Palermo tre gol anti crisi
LEGGO (F. BALZANI) - In Sicilia c’è un proverbio che recita «Nun ludari la jurnata si nun scura la sirata». Ovvero: non lodare la giornata se non è passata la serata. E lo 0-3 al Barbera che permette alla Roma di respingere la “remuntada” del Napoli, non basta per dire che è passata la crisi. E probabilmente non basterà per convincere Spalletti a restare (si avvicina la Juve) o Pallotta a rivedere alcune valutazioni. La polemica tra i due, infatti, cresce come dimostrano le parole di Spalletti: «Non mi faccio impressionare dalle sue parole. Io non ho chiesto nulla al presidente, ho accettato molte situazioni imbastite in precedenza come le cessioni di Digne, Gervinho o Pjanic. Non abbiamo fatto strategie future. Avevo detto che ci si poteva salutare alla fine del secondo anno. Ho fatto un favore alla dirigenza a non firmare il rinnovo visto come è finita con Garcia». Poi sul mercato invernale: «Noi avevamo difficoltà nel fare mercato, ci sono cose che si dicono e quelle che non si dicono. Siamo arrivati spremuti e si sono giocate partite ogni 2 giorni». Un pensiero anche nei confronti dei tifosi: «Ci servirebbe l’urlo della Sud, così fanno un danno a noi. Come fanno a non trovare un punto di incontro?». Il tono era rilassato, le parole no. Torniamo alla partita: per tornare a vincere ieri sera Spalletti si è affidato a tante riserve. E quindi anche a Grenier che ha fornito l’assist per El Shaarawy, al raddoppio ci ha pensato Dzeko (salito a 20 gol) prima del timbro finale di Peres. Non è apparso tra i protagonisti Totti. Il capitano è stato tenuto in panchina fino alla mezz’ora del secondo tempo. In quel momento Spalletti ha chiesto a Francesco di scaldarsi per entrare. «No mister, meglio di no. Ho mal di schiena», ha risposto Totti che già aveva preso male l’ingresso tardivo nel derby. In realtà il numero 10 il mal di schiena lo aveva davvero, ma visti i tempi la malizia non è eccessiva anche perché Totti in panchina ci è andato. Spalletti non spegne la polemica: «Totti è un tasto difficile e delicato, preferisco non dire nulla se no verrà usato contro di me, come nei processi. Avrà avvertito un problema durante il riscaldamento». Poi sulla partita: «Non era facile. La gestione frettolosa del pallone mi preoccupa. Giocatori come Rui e Grenier hanno fatto bene, e abbiamo bisogno di loro per arrivare fino in fondo»