La penna degli Altri 12/03/2017 14:07

Il ciclone Pallotta si abbatte sulla Roma: "Squadra stanca, mercato sbagliato"

Roma - Sampdoria

La «bomba» è scoppiata nella notte italiana, quando è stata riportata un’intervista ad una web radio americana, Sirius Xm, in cui non ha risparmiato critiche a . «Col Lione è finita la benzina, ed è frustrante perché avevamo giocato bene. Credo che alcuni giocatori siano stanchi per i troppi minuti giocati, e questo è dovuto sia agli infortuni, sia ai nostri errori nel mercato estivo perché non abbiamo fatto le scelte giuste, anche sui giovani che abbiamo dato in prestito e che ci avrebbero fatto comodo. e sono in difficoltà perché sono stanchissimi, col ha cambiato la partita, poteva entrare prima».
Il presidente ha poi provato a correggere il tiro, a Roma Radio. «È interessante vedere come le parole vengano estrapolate dal contesto, ma ci sono abituato a Roma. Credo che Donald Trump se la prenderebbe non poco con qualche giornalista e radio romana, a volte ho la sensazione che le fake news siano state inventate qui. Sono stanco di tutte queste fandonie, non mi permetterei mai di criticare , nel caso glielo direi di persona. Sul mercato l’ex d.s. ha fatto cose straordinarie, e se errori ci sono stati non ha sbagliato da solo: i meriti sono molti di più dei demeriti».

, pochi minuti dopo, ha replicato colpo su colpo. « - le sue parole - voleva difendere i giocatori, quello che dice di me non conta, io so quello che devo fare e vado dritto per la mia strada, non ci sono problemi. Dal mio punto di vista non fa una piega perché sono io quello che ha la responsabilità assoluta della squadra. se non gioca un tempo diventa fondamentale, ma vorrei ricordare che i risultati migliori li abbiamo ottenuti quando lui era impegnato in Egitto n Coppa d’Africa».
Infine la replica sulla questione- giovani «Posso dire che se si sceglie di percorrere quella strada, allora bisogna smetterla di parlare di vittorie. La stanchezza si vince con la professionalità e la convinzione delle idee, e non può essere un alibi. L’ho sempre detto: se vinco rimango, sennò me ne vado. Un pre contratto con la ? No, non ho firmato pre contratti con nessuno».

(corsera)