La penna degli Altri 11/02/2017 13:54
Lucio ha in testa un po' di Salah
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Szczesny; Vermaelen, Fazio, Ruediger; Peres, Strootman, Nainggolan, Emerson; Salah, El Shaarawy; Dzeko. Formazione Roma (contro il Chievo) del 22 dicembre del 2016. Era quasi Natale, il capitano era Nainggolan e nella Roma c'era ancora Iturbe, quando Momo Salah è sceso in campo l'ultima volta prima di godersi e poi soffrire la Coppa d'Africa in Gabon. Da quella sera (3-1 per la Roma), l'egiziano ha giocato con la sua Nazionale ben 6 partite, 549 minuti totali, segnando 2 reti. Di sicuro si è riportato a Roma la delusione della finale persa, ma alla fine non è che abbia giocato - facendo un esempio tra i titolari giallorossi - molto più di Dzeko. Il bosniaco dal post sosta ad oggi ne ha giocate cinque in campionato (Genoa, Udinese, Cagliari, Sampdoria e Fiorentina) e due in coppa Italia (le uniche, con Samp e Cesena, non per novanta minuti). Quindi, la stanchezza fatta di partite nelle gambe è più o meno la stessa di un compagno romanista che non ha giocato la Coppa d'Africa, di sicuro Momo si porta invece appresso quello stress in più dovuto agli spostamenti e alle pressioni/delusioni di chi è andato in Gabon per vincere il trofeo e invece non lo ha vinto. Detto questo, Momo ora è riposato e non ha nelle gambe nemmeno la sfida con la Fiorentina. E a Crotone vorrebbe ricominciare da dove aveva lasciato, ovvero il Chievo. Quella sera Spalletti non aveva a disposizione Manolas e ha fatto giocare Vermaelen, non c'era De Rossi e ha abbassato Nainggolan tra i mediani, poi ha scelto El Shaarawy e non Perotti, partito dalla panchina. Il modulo era sempre mobile, con i due esterni di spinta, Emerson e Peres, e i tre dietro, con il belga al posto del greco. Certo, quella squadra, schierata col 3-4-2-1, poteva difendere a quattro avendo Peres alto e Ruediger pronto a scivolare a sinistra. Se dovesse, a Crotone, giocare Salah al posto di Peres, questo è difficile che possa accadere. Per vedere in campo l'egiziano, è sufficiente che Spalletti lasci ancora in panchina Perotti, oppure Nainggolan, ovvero uno dei trequartisti/attaccanti. Altrimenti bisognerebbe tornare al classico e spallettiano 4-2-3-1 con l'uscita di Peres e Momo alto a destra nella linea dietro Dzeko, ma è difficile. Considerando che le partite, da qui alla fine di marzo, saranno tante e impegnative, non è affatto escluso che Spalletti lasci tutto così per rilanciare Salah o in corso di gara con il Crotone oppure già dalla prossima trasferta europea con il Villarreal. Salah ha voglia di giocare e soprattutto si è presentato a Trigoria con la testa giusta. Tutti hanno apprezzato e applaudito la sua presenza in panchina contro la Fiorentina dopo il viaggio di ritorno dall'Africa. Salah, giurano, è un professionista serio e un ragazzo sensibile. Non ci metterà molto a tornare titolare come prima. Da domani o da dopo domani. Lo scorso anno ha segnato quindici reti, ora è fermo a nove (otto in campionato e una in Europa League). Con il Crotone può andare in doppia cifra. Spalletti ieri ha provato la formazione classica, senza Salah, ma questo vuol dire tutto e niente. Di prove se ne faranno anche oggi e Salah la sua chance se la gioca. Di numeri ne abbiamo elencati tanti, quello generale, che interessa di più, è che senza l'egiziano la Roma ha segnato di meno e ha preso meno gol. Solo contro la Sampdoria (in campionato) e con il Cesena (in coppa Italia), i giallorossi hanno subito, mentre con Genoa, Udinese, Cagliari e Fiorentina no. Bene pure quando Salah non era partito per il Gabon (Lazio e Milan, due vittorie per uno a zero) ma si era solo distorto la caviglia. Prima della gara con il Chievo, Momo era rientrato allo Stadium di Torino, giocando il secondo tempo (la rete di Higuin è arrivata con Salah in panchina).
LISTA D'ATTESA In lista anche Mario Rui, arrivato come il titolare della fascia sinistra, oggi subisce l'esplosione tecnica di Emerson, che però ha preso una botta un paio di giorni fa (nulla di grave). In vista delle tante sfide del mese, ci sta che Lucio possa concedere al brasiliano un turno di riposo.