La penna degli Altri 22/02/2017 12:59

Grillo non placa la fronda, annullato il vertice M5S

Grillo

IL MESSAGGERO (S. CANETTIERI/L. DE CICCO) - Niente. Il nodo stadio non si scioglie. E Beppe Grillo annulla la riunione con la maggioranza in subbuglio, in attesa dell'incontro di oggi tra la giunta e i proponenti privati, a cui potrebbe partecipare anche l'ex comico. Nel frattempo i militanti pentastellati protestano fino al Campidoglio e quindi per il leader M5S non rimane che stare in movimento. E passare una giornata a spasso nella Roma travolta e bloccata dalle rivolte di tassisti («Che hanno pienamente ragione», secondo lui). Una città che, secondo Grillo, «non è così malandata come sembra: il 50% dei romani non crede più neppure al romano. Se sei bombardato da notizie che Roma è sporca e non funziona anche la tua percezione cambia». Cortine fumogene e battute in una giornata ad altro stress per la Capitale, passata a dribblare il problema . E allora se gli attivisti protestano e portano alla sindaca Virginia Raggi una lettera per annullare la delibera di interesse pubblico del progetto di , Grillo frena tutti e spiega: «Gli attivisti? Non so cosa siano. Chiamiamoli cittadini. Sono a favore o a sfavore di una cosa che non conoscono, ma poi saranno soddisfatti». Sullo stadio di Roma decide la sindaca? «Assolutamente sì: non sono venuto qui a dare direttive su uno stadio: io non sono mai stato in uno stadio in vita mia». Sul progetto, ha continuato il leader M5s, «non faremo una scelta tra un palazzinaro e un altro: sarà un altro tipo di scelta, di più non posso dirvi». In ogni caso, ha aggiunto, si tratterà «di scelte in sintonia con il Movimento».

LA CONSULTAZIONE Quanto alle ipotesi di una votazione online del progetto, il garante del Movimento ha spiegato che è ancora in corso di valutazione: «Vedremo», ha detto aggiungendo di ritenere normale che sul progetto possano esserci delle contestazioni. Ecco gran parte della giornata è stata appesa alla frase «un altro tipo di scelta» pronunciata da Grillo. Al punto che è girata l'ipotesi di un cambio di location: non più ma un'altra zona. Un'idea che l'ex comico ha paventato lunedì in Campidoglio nel vertice con Davide Casaleggio e Virginia Raggi. Ma significherebbe far ripartire da capo l'iter già incardinato in conferenza dei servizi, che per il 3 marzo attende una posizione netta da parte del Comune. E il problema è proprio questo: il gruppo del M5S in consiglio comunale continua a essere diviso. E non ha gradito il forfait di Grillo.

L'ADUNATA Ieri alle 14 era in programma il vertice con il leader e i 29 pentastellati. Ma alla fine è saltato tutto. Cristina Grancio e Gemma Guerrini, le consigliere comunali che capeggiano la rivolta anti e che ieri hanno partecipato alla manifestazione di protesta degli attivisti, fanno capire il clima. Alla domanda se i consiglieri M5S si esprimeranno compatti al momento del voto, qualsiasi decisione verrà presa sul , hanno risposto: «Con i se non si va avanti, per esempio se io mi rompo una gamba non ci sarò...». Di fatto, l'«istruttoria» non ancora è chiusa e tutte le ipotesi sono ancora in campo. Eppure, in attesa dei pareri legali chiesti all'Avvocatura capitolina sui risvolti delle diverse mosse, ai vertici dell'amministrazione comunale c'è chi già starebbe lavorando ad una contro-proposta da presentare ai proponenti del progetto, puntando su due direttrici: eco-sostenibilità, una rimodulazione delle opere pubbliche necessarie ed una sforbiciata netta delle cubature. La matassa è difficile da dipanare. E così Grillo, Raggi e il vicesindaco Luca Bergamo si sono rifugiati al teatro Valle. Dove l'ex comico ha respirato subito il profumo di casa. E quindi di battute: «Io la prima cosa che farei per il teatro Valle è una polizza o magari ci facciamo una torre qui».