La penna degli Altri 26/02/2017 16:00
Dzeko-Icardi, i gemelli diversi. Spalletti: "Ma io mi tengo Edin"
«Uno scambio tra Icardi e Dzeko? Non lo faccio, mi tengo stretto Edin». Forse un anno fa Luciano Spalletti non avrebbe risposto cosi. A fargli cambiare idea è stato proprio il bosniaco che, a suon di gol e di belle prestazioni, ha conquistato prima il suo allenatore e poi tutta la piazza romanista. Sono state le 29 reti realizzate finora in stagione (19 in campionato, 8 in Europa League e 2 in Coppa Italia) a cambiare la storia.
Così uguali, Edin e Maurito, nell’essere bomber, eppure così diversi. In campo l’argentino, sette anni più giovane (è un classe ’93 mentre Dzeko è un ’86) è un centravanti classico, che ha bisogno della squadra e che solo in questa stagione sta imparando a lavorare per i compagni; il bosniaco, al contrario, lavora più per gli altri che per se stesso. Fuori dal campo le differenze sono ancora più evidenti: l’interista è più esuberante, il romanista è più riservato.
Dai loro piedi passano le speranze di conquistare i tre punti nella gara di stasera a San Siro, che avrebbero potuto disputare con le maglie invertite. Quando era ancora alla Sampdoria Icardi ebbe più di un contatto con l’allora d.s. romanista Walter Sabatini che lo voleva in giallorosso, poi l’Inter bruciò la concorrenza. Era gennaio del 2013, ma la Roma fece un sondaggio anche lo scorso anno. Edin Dzeko, invece, avrebbe potuto vestirsi di nerazzurro la scorsa estate, quando Mancini ha provato a convincerlo ad andare a Milano.
(corsera)