La penna degli Altri 07/12/2016 17:28
In Romania con 6 baby. Paredes out
IL TEMPO (E. MENGHI) - La Roma non deve farsi male a Bucarest. Nel vero senso della parola. Perché il risultato, comunque vada, non cambierà le cose, qualificazione e primato sono già in tasca, ma i muscoli fragili dei giallorossi sono assolutamente da preservare in vista del più importante impegno di campionato col Milan.
Spalletti lunedì (e forse anche con la Juventus) sarà senza Salah e Paredes e aspetta di il verdetto su Strootman per capire quanto sarà profonda l'emergenza a centrocampo. Proprio per evitare sovraccarichi su giocatori affaticati che rischiano di infortunarsi giocando domani contro l'Astra Giurgiu, ha lasciato a casa Perotti, De Rossi, Fazio, Manolas e Ruediger, tutti convocati ieri a Trigoria per fare fisioterapia e prepararsi al meglio per il match coi rossoneri per cui non sono comunque in dubbio. Strootman, pure lui non al top, era stato inizialmente escluso dalla lista, salvo poi venire reintegrato per via della squalifica che di riposo ne garantisce fin troppo. La soluzione più probabile in mediana è la coppia Nainggolan-De Rossi con Perotti a dare una mano, EL Shaarawy e Dzeko davanti. Possibile che contro il Milan si riveda la difesa del derby con i tre dietro e Palmieri-Peres esterni. Per i due terzini straordinari in vista: domani dovrebbero giocare dal 1' (l'ex Torino affiancherà il tecnico in sala stampa) con Vermaelen e Juan Jesus al centro. Si scalda il baby Marchizza, primo cambio per la difesa, con lui i centrocampisti Spinozzi e Frattesi, il terzino e capitano della Primavera De Santis e Franchi, attaccante che sta trovando più spazio tra i coetanei da quando Tumminello è ko. Crisanto, portiere, vedrà giocare Alisson ed è a rischio tribuna, perché Szczesny parte con la squadra alle 9.30 da Fiumicino.
Dzeko c'è, ma Totti è in vantaggio per iniziare la partita. Poi spazio a Iturbe ed El Shaarawy e fiducia a Gerson in mezzo al campo. Keba non è in lista Uefa, idem Mario Rui, che aspetta il nuovo elenco per affacciarsi in Europa.