La penna degli Altri 29/12/2016 13:29
Fazio da leader: «Abbiamo la mentalità per vincere»
IL MESSAGGERO (G. LENGUA) - Sparsi per il mondo in ferie con le famiglie, ma con un pensiero fisso alla forma fisica. I calciatori della Roma, indottrinati da Spalletti, durante i giorni di vacanza stanno alternando il relax agli allenamenti, per arrivare pronti all’appuntamento con la ripresa del campionato. Da una parte Florenzi alle Maldive (insieme con Totti, De Rossi, Malagò e la coppia Magnini-Pellegrini), cerca di stringere i tempi di recupero dal brutto infortunio al ginocchio; dall’altra El Shaarawy a Savona su un campo vista mare si allena per non far rimpiangere Salah, premiato a Dubai come miglior calciatore arabo dell’anno: «A Roma sto benissimo. Il calcio italiano è molto diverso da quello inglese, ma devo dire che in Premier ho imparato molto».
FEDE E…IL SUO FRATELLO – La pressione è tanta, la Juventus è a +4 (con una partita ancora da giocare) e il Napoli è pronto a sfruttare il primo passo falso dei giallorossi per tentare il sorpasso. Insomma, ad attendere i romanisti nella Capitale un carico di preoccupazioni non indifferente, anche perché alla Serie A va aggiunta la Coppa Italia e l’Europa League con il Villarreal da battere: «È una squadra forte e da rispettare, negli ultimi 5/6 anni è sempre stata in Europa e se vogliamo questa Coppa dobbiamo vincere tutte le partite», ha detto Federico Fazio a Roma Tv. Il difensore argentino (il fratello Mariano è stato tesserato dal Città di Ciampino in serie D) è stato tra le rivelazioni della prima parte di stagione, ha guadagnato la stima del tecnico sfruttando le occasioni a disposizione (22 presenze) nate dall’infortunio di Rudiger: «Antonio trasmette energia, avevamo bisogno che tornasse. Contro la Juventus abbiamo giocato molto bene, per alcune piccole cose non siamo riusciti a fare punti, ma non cambia niente, dobbiamo continuare così con la stessa forma. Non siamo inferiori a nessuna squadra. Lavorare sulla mentalità? Non penso, in partite importanti contro Inter, Napoli, Milan e Lazio abbiamo vinto soprattutto per la mentalità e la personalità».