La penna degli Altri 08/11/2016 13:06

La coppia più bella del gol

FBL-ITA-SERIEA-ROMA-CROTONE

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Non è certo la coppia più bella del mondo cantata da Adriano Celentano e Claudia Mori, ma la più prolifica sì. La Roma che prova a tenere il passo della in campionato, può annoverare tra le sue fila i due attaccanti che insieme hanno segnato di più a livello europeo. Nessuno infatti ha fatto meglio di (10 gol) e (8 reti). Che sia in Italia o in giro per Spagna, Germania, Inghilterra, Portogallo e Francia, tutti inseguono il duo giallorosso. Qualche esempio? -Suarez () sono fermi a quota 16, come Cavani e Lucas (Psg) e il tandem Diego Costa-Hazard (Chelsea). Nel City di Guardiola, Aguero-Sterling sono lontani (13) e anche il Liverpool capolista della Premier ha una distribuzione di reti più equilibrata che vede Manè e Firmino arrivare a 11 come il tandem dell', Sanchez-Walcott. Figuriamoci il derelitto United di Mourinho che stenta in campionato e nelle aree avversarie: Ibrahimovic e Rooney sono fermi a 7 gol in due. In Spagna cambia poco: detto del , il con Cristiano Ronaldo e Bale tocca a malapena la doppia cifra (10) mentre l'Atletico di Simeone con Griezman e Gameiro supera di poco i rivali (11). Anche in Portogallo le coppie degli attaccanti del Porto (7), del Benfica (7) e dello Sporting Lisbona (8) sono lontane anni luce da e . Nemmeno in Serie A c'è partita: Higuain e Dybala sono a quota 10, Belotti e a 13, gli stessi di Immobile e , mentre a 11 si sono fermati Callejon e Milik. Icardi, capocannoniere con , è anche lui a 13 insieme a Perisic.

LUCIO, LA CHIAVE - Lo scorso anno, alla dodicesima giornata, aveva segnato 2 gol (contro e Lazio), 5 (, Sampdoria, Carpi, Empoli e ). La metamorfosi attuale ha un nome e cognome: . Se la Roma crea 7-8 palle-gol a partita, il merito è soprattutto del tecnico toscano che quest'anno ha lavorato molto sui due calciatori sia dal punto di vista tattico che caratteriale. è stato avvicinato alla porta, proprio per non sfiancarlo in rincorse che possano fargli perdere lucidità negli ultimi metri. è rinato invece sotto la cura del professor Lucio che però, forse per non farlo adagiare, continua a chiedergli sempre di più. Lo ha fatto anche l'altra sera, dopo il 3-0 al : «Lo vorrei ancora più cattivo. Non lo è ancora come lo voglio io. Qualche giorno fa si parlava di furia guerriera... Ecco, quando si hanno otto palle, sono situazioni troppo importanti e un gol va fatto». Stesso cliché per : «Deve migliorare nella circolazione di palla, spesso si fa risucchiare dalla linea difensiva. O va oppure rimane un po' lì mentre deve partecipare di più nel palleggio».

ASSIST MAN - Una strategia di comunicazione volta a non abbassare il livello di guardia. Ma che il bosniaco e l'egiziano siano ormai diventati una coppia, oltre che dai gol, viene evidenziato da altri due fattori. In primis il numero degli assist che insieme hanno totalizzato sin qui in campionato: i due romanisti sono a quota 19 (7 , 12 ) mentre Insigne e Hamsik rincorrono a 17, stessa quota di Felipe Anderson e Lulic. L'altra è la fotografia di quanto accaduto in Roma-. Nel finale di partita, dopo l'ennesima accelerazione, è davanti a Da Costa. Può tirare e calare il poker ma preferisce servire che viene anticipato: «Volevo far segnare Edin e ho provato a passare a lui», la giustificazione di Momo. Parole che sono probabilmente la vittoria più importante di , al di là dei gol, dei punti in classifica, degli assist, della difesa rimasta per una volta inviolata. È da questi piccoli segnali che si intuisce come la Roma stia diventando una squadra, un gruppo. Che si cerca e visti i risultati, spesso e volentieri si trova.