La penna degli Altri 21/11/2016 16:42
IL PUNTO DEL LUNEDI' - Caputi, Mura, Buffoni
LAROMA24.IT - La Roma crolla a Bergamo. La sconfitta dei giallorossi con l'Atalanta porta la formazione di Spalletti a -7 dalla Juve, e si fa raggiungere dal Milan a quota 26 punti. Ora, Pescara a parte, il calendario giallorosso diventa in salita e tutti i match prima di Natale diventano cruciali per gli uomini di SPalletti per non perdere di vista la capolista.
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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
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IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
La Lazio è solida, quindi competitiva, la Roma è fragile, dunque incostante. Se constatare maturazione e qualità dei biancocelesti apre a nuovi orizzonti, osservare limiti e difetti cronici dei giallorossi esclude scenari ambiziosi. Inzaghi, con uno splendido lavoro tecnico e psicologico, ha plasmato una squadra che sa cosa fare in campo. Capace di imporre la propria iniziativa, così come di aspettare e aggredire gli avversari. Il gruppo è unito, sempre più convinto dei propri mezzi. I numeri parlano chiaro: rispetto lo scorso anno 5 punti e 9 reti in più, con 7 gol subiti in meno. Il giovane tecnico ha saputo integrare vecchia guardia e nuovi arrivati, dosando gli inserimenti e cambiandomoduli, sempre alla ricerca del miglior equilibrio e dei migliori interpreti. E poi, altro aspetto fondamentale, ha saputo rigenerare Felipe Anderson e recuperare Keita. Se la Lazio si gode dunque i frutti delle sue scelte e aspetta il derby in maliziosa attesa, la Roma si domanda ancora una volta dov’è l’errore. Nelmomento di alzare l’asticella cade bruscamente tradita dai suoi vizi.ABergamo il campionario completo: prima le occasioni fallite nel momento di chiudere la gara,poi incompleta balia dell’ardore e dell’agonismo avversario.C’èpocoda fare: la Juventus ,citata come esempio da Spalletti nel prepartita, è lontana sotto tutti i puntidi vista, primo fra tutti in classifica. I 18 punti ottenuti in casa e i soli 8 racimolati in trasferta, certificano impietosi tutti i limiti della squadra. Con questo ruolino di marcia inutile accarezzare sogni tricolori: l’unico obiettivo può essere quello di conquistare unposto in Champions, traguardo, che vista l’agguerritaconcorrenza,non è poi così scontato.
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LA REPUBBLICA (G. MURA)
Quando pareva avviata a vincere grazie al gioco sulle corsie esterne (Salah imprendibile per Masiello) sulle corsie esterne l'ha persa. La svolta: l'ingresso di D'Alessandro. Ruediger è terzino improvvisato, Peres è poco portato a difendere. Visto il buon lavoro di Fazio e Manolas, l'Atalanta ha sfondato sui fianchi, e a nulla sono serviti i cambi di Spalletti. Campionato dei giovani, finalmente. Letto in settimana che la Juve, occhio lungo e costante non esuguo, avrebbe già stanziato 20 milioni per Kessiè, possibilmente a gennaio. A me è piaciuto anche Gagliardini, simulazione a parte. Ha qualcosa di Trdelli nel movimento e di Antognoni nell'impostazione, e non va dimenticato Caldara, stopper che ha già segnato 3 gol Fa il pompiere, giustamente, Gasperini quando gli chiedono se l'Atalanta può essere il Leicester nostrano
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LEGGO (R. BUFFONI)
L’Olimpico, seppur mezzo vuoto e senza tifo, tiene in piedi la Roma: sei vittorie su sei in campionato. In trasferta la squadra di Spalletti si affloscia, con appena 8 punti in 7 partite. Due vittorie, sui campi di Napoli e Sassuolo; i pareggi assurdi di Cagliari (da 2-0 a 2-2) e di Empoli (0-0 con una decina di palle gol sciupate); le sconfitte di Firenze (1-0 immeritato) e di Torino col Toro (3-1 con molte chance da rete sperperate). Ieri il ko di Bergamo, contro la scintillante e giovane Atalanta. Battuta d’arresto che, nonostante tre occasioni nitide non sfruttate da Salah, è la più netta della stagione (crollo col Porto a parte). Numeri che tengono svegli e non fanno sognare. La Lazio invece prosegue nel suo volo d’alta quota. Contro il Genoa Inzaghi ha ritrovato Felipe Anderson: il gol da fuori area e il guizzo che ha fruttato il rigore trasformato da Biglia hanno riportato alla luce il brasiliano ammirato nella cavalcata-Champions 2015. Il 3-1 di Wallace ha poi fatto salire a 13 il numero dei marcatori stagionali, nonostante la Lazio abbia un bomber e cioè Immobile, vice-capocannoniere con 9 reti. Numeri che fanno dormire tra due guanciali e che promettono sogni d’oro.