La penna degli Altri 23/11/2016 14:25
I giallorossi hanno fallito la prova di maturità, Inzaghino aspetta il derby
Se la partita con l’Atalanta doveva rappresentare la prova del nove per la Roma di Spalletti, eccovi serviti. Vogliamo essere sinceri? Siamo davanti a una «mezza squadra», nel vero senso della parola. A Bergamo (come in altre occasioni) i giovanotti giallorossi giocano un buon primo tempo, fallendo un paio di facili occasioni. Poi, nei secondi 45’, si dissolvono, anche per i cambi poco indovinati del mister. Così non solo si fanno raggiungere (come è successo a Cagliari o con l’Austria Vienna), ma a una manciata di secondi dalla fine, per un dissennato fallo in area di rigore (protagonista Paredes), lasciano i tre punti agli increduli nerazzurri di Gasperini. Ora, ragioniamo: può una squadra simile aspirare a traguardi ambiti, europei o nazionali? La risposta è: no. Per diversi motivi. Primo: le partite durano 90’. Secondo: se non si ha carattere, non si va lontano. Terzo: manca la continuità che solo chi allena può dare ad una squadra. Quarto: l’innegabile calo fisico che non si è presentato soltanto a Bergamo. È inutile fare voli pindarici che illudono i tifosi che ogni anno, puntualmente, debbono ingoiare bocconi amari. Guardiamo la classifica: la Juve è ormai in fuga, con 7 punti di vantaggio. Ma attenzione alle spalle: oltre al Milan, che divide con la Roma il secondo posto, ci sono la sorprendente Atalanta, la cinica Lazio e il Napoli, che ha ripreso a marciare. Spalletti entrerà in Champions?
Già, la Lazio. Una domenica più felice i tifosi biancazzurri non la potevano passare. La squadra vince e diverte battendo il Genoa, si dimostra sempre più un gruppo omogeneo, è sempre più in alto in classifica. E allora, se i tifosi sognano e parlano di Europa che conta, non si può dar loro torto. Il 4 dicembre si giocherà il derby e in molti pensano che sarà il giorno del sorpasso. Credetemi, non è poco.
(corsera - B. Tucci)