La penna degli Altri 23/11/2016 13:19
Dietro i paperoni stipendi da precari
IL MESSAGGERO (B. SACCANI) - Vola Mattia Perin, in porta. A guidare la difesa ecco Nemanja Vidic. In mediana c'è Daniele De Rossi. In attacco, l'enormità della scelta senza confini: da Gonzalo Higuain a Carlos Tevez, da Antonio Di Natale a Miroslav Klose e Carlos Bacca. No, non è un album di figurine che stinge e scolora da tempo in soffitta, ma la fotografia scattata dall'Inps alla squadra più forte d'Italia; vale a dire il club dei calciatori dal portafoglio d'oro. Sono 330, per la precisione, i fortunati. E, in perfetta analogia ai circoli più esclusivi, anche lì la possibilità di accedere al gran ballo si misura in soldi. Così la lista stilata dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è arrivata a comprendere 330 giocatori che hanno dichiarato un guadagno lordo di almeno 700 mila euro nel 2015. Cifre impressionanti.
VERSO IL MILIARDO Per paradosso, già soltanto se i 330 percepissero tutti «solo» 700 mila euro lordi, il totale toccherebbe in un momento i 231 milioni. Ed è ovvio che le cose non stiano così, visto che la somma è ancora maggiore. Dunque è chiaro che il divario che separa i ricchi del pallone dal resto del (loro) pianeta sia una forbice affilata oltre ogni ragionevolezza. D'altronde oggi il monte ingaggi della Serie A sfiora il miliardo di euro e si attesta a quota 985 milioni. È lo 0,06 dell'intero Pil italiano. Non fosse abbastanza, i «magnifici» 330 costituiscono appena il 9 per cento dei 3.541 calciatori registrati dall'Inps. Il resto dei calciatori professionisti, una parte (569, ossia il 16%) incassa meno di 10mila euro a stagione e il 40% (1.443) viaggia tra i 10 e i 50mila, cioè non più di 4mila euro al mese
LA CLAUSOLA DEL GALLO A restituire i contorni del quadro, poi, ieri ha provveduto il presidente del Torino, Urbano Cairo, pronto a offrire ad Andrea Belotti un rinnovo del contratto fino al 2021 con una clausola da circa 90 milioni di euro. «Belotti vale una clausola altissima, come quella di Higuain», ha spiegato Cairo. Intanto, in questa stagione, Belotti si accontenta di quasi 1,5 milioni lordi. Anche lui, insomma, vive nel paese delle meraviglie del calcio. I numeri diramati dall'Inps si riferiscono però al 2015: e, va sottolineato, non alla stagione sportiva bensì all'anno solare. Dal primo gennaio al 31 dicembre. I nomi degli iscritti all'elite non sono pubblici, né ufficiali: sbirciando tra i bilanci e i consuntivi degli ingaggi, però, è facile delineare volti e stipendi. Bisogna pure annotare che, in tema di previdenza, non esistono differenze tra gli italiani e gli stranieri. Spiega l'Aic, il sindacato dei giocatori, che «il calciatore straniero che gioca in Italia versa i contributi previdenziali come i calciatori italiani».
A comandare la classifica è il romanista De Rossi con 11 milioni di euro lordi: cinque versati in tasse, i rimanenti in busta paga. Un filo dietro al centrocampista della Roma affiorano l'allora napoletano Higuain (con 10 milioni lordi) e l'allora juventino Tevez (8). Un trio di campioni, un podio da 29 milioni totali. Seguono il milanista Bacca (6), l'interista Vidic (5,5, un'assurdità storica), Mario Gomez della Fiorentina (3,7) e Klose della Lazio (3,6). Capovolgendo la graduatoria, si scopre che Gianluigi Donnarumma, classe 99, nel 2015 era già incluso nell'elenco della Serie A, ma aveva un ingaggio piuttosto ridotto (160 mila euro lordi), insieme a Cataldi della Lazio (400 mila), Brighi del Bologna (250 mila) ed Emerson Palmieri della Roma (200 mila).
PANCHINA D'ORO Fanno sorridere (se non ci fosse da interrogarsi) le eccezioni. Ashley Cole, per dirne una, ha dichiarato oltre quattro milioni di euro lordi nelle due stagioni sportive che si sono intrecciate nel 2015, per raccogliere in fondo giusto una decina di presenze con la Roma. Tesserato prima per la Juventus e poi per il Verona, Romulo ha incassato 2,2 milioni; mentre il milanista Bonera si è fermato a 1,1. I pochi che rimpiangono lo spagnolo Michu, durato il tempo di un arcobaleno, forse non ricordano che il Napoli, nei primi sei mesi del 2015, gli ha dovuto un compenso di 1,6 milioni. Per tacere, infine, di Mario Balotelli. Quattro mesi del 2015 trascorsi al Milan, un pugno di presenze, e 1,3 milioni lordi di ingaggio. Da candidarlo alla Panchina d'oro...