La penna degli Altri 02/11/2016 12:45

Agenzia viaggi Roma. È ora di far quadrare i conti

Empoli FC v AS Roma - SPALLETTI

Solo una volta nell’era Usa, cioè dal playoff di Europa League a Bratislava al Viktoria Plzen, la Roma è riuscita a vincere in trasferta nelle competizioni continentali. Una gioia, una gioia sola contro il Feyenoord, sedicesimi di Europa League del 26 febbraio 2015. Il resto è un pieno di brutte figure, leggi Borisov e una rifinitura fatta altrove perché non c’era un buon albergo in città, la goleada del perché tanto la partita nulla valeva (copyright ), il k.o. di Bratislava con Thomas DiBenedetto a fare il giro di campo. Qua e là pure qualche buon pareggio (Manchester City, per esempio), quasi mai però decisivo ai fini di una qualificazione.

I motivi sono molteplici e chiamano in causa una mancanza di esperienza internazionale, come pure un atteggiamento rinunciatario e superficiale in alcune trasferte di Europa League. Stavolta non si scherza però. Perché il 3-3 subito in rimonta dall’Austria Vienna all’Olimpico obbliga ad andarsi a giocare la partita con la Roma migliore. «Per vincere in trasferta serve fare di più», ha ammonito il tecnico domenica scorsa. Il riferimento è a una squadra che lontano dall’Olimpico viaggia con una marcia più bassa: in casa, in campionato, sono arrivate cinque vittorie su cinque, in trasferta due successi, due pareggi e due sconfitte. Troppo poco per sognare, abbastanza stimolante per provare a fare uno sforzo: delle prossime sei partite, derby compreso, la Roma giocherà lontano dall’Olimpico solo la gara di domani e quella del 20 novembre con l’Atalanta.

E allora non resta che piazzare un colpo fuori casa e mettere in cassaforte la qualificazione. I quarti di finale di una competizione europea mancano alla Roma dal 2007-08: l’allenatore, allora come oggi, era .

(gasport)