La penna degli Altri 29/10/2016 14:44

Piccola Roma, sei grande. Inter, incubo Supercoppa

tumminello bacia supercoppa

Vecchi ha scelto il solito 3-5-2, provando a fare la partita col doppio regista. invece ha preferito a Perfection in mediana, chiedendo a Keba un extralavoro: esterno alto in fase offensiva, quarto di centrocampo in quella difensiva per cercare di riequilibrare i giochi in mezzo, dove l’ aveva più densità. È nato così anche il vantaggio giallorosso, con che ha pescato Keba dalla propria metà campo e il senegalese che si è conquistato il rigore dopo una serie di finte concluse col fallo di Gravillon. Sul dischetto non ha sbagliato, nonostante Di Gregorio sia andato ad un soffio dal miracolo.

La Roma poi l’ha portata via anche col palleggio in mezzo di Bordin e Frattesi e la spinta a sinistra di . E con la grande concretezza di , uno che se gli lasci un po’ di spazio non ti perdona. Il bello è che il 2-0 se l’è costruito da solo, rubando palla ad Auwa e chiudendo poi con un diagonale di destro. A chiudere i conti ci ha pensato ancora di testa e poi Keba, tap-in su discesa di .

E alla fine, sotto i riflettori è finito soprattutto lui, : «Sono felicissimo, è un successo voluto, merito soprattutto del mister, che ci dà grande maturità. Io? Se chiama sono pronto, ma la mia squadra resta la Primavera».

(gasport)