La penna degli Altri 17/10/2016 14:13

L'attacco è Dzeko? No, ci vede benissimo

SSC Napoli v AS Roma - dzeko golham

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) -  Sì, è un ingordo. Ne voleva di più, perché sa perfettamente che le partite come quella di , le comprometti in un attimo. Basta una disattenzione, una spizzata e prendi gol. «Si prende gol», tanto per citare un refrain spallettiano. Quei gol che incassi non turbano se i tuoi attaccanti fanno il loro dovere fino in fondo. Quelli della Roma lo fanno, anche di più, ma per Lucio non è sufficiente e se la prende con lo di turno. , il capocannoniere della Roma e ovviamente del campionato. Con la cattiveria che auspica, l’attacco della Roma ora sarebbe a trenta gol. Uno sproposito. Alla perfezione si arriverà ma per adesso ci si accontenti di ciò che si ha: 19 reti, migliore attacco della serie A. Che bella cooperativa del gol. No, nessuna coop. La firma è esclusiva: attaccanti. Diciassete reti su diciannove sono stati realizzati da parco punte. Quasi il novanta per cento, l’89,47 per la precisione. Uno lo ha segnato e una è da considerare autorete di Icardi (colpo di testa di ).

L’ANOMALIA La bellezza diventa anomalia se si pensa che le squadre di hanno sempre portato al gol un po’ tutti, mentre stavolta la concentrazione della mira è spostata (per ora) esclusivamente in avanti. Sette reti , quattro , tre , due e uno . Fermo a zero, . Il trio dei titolari ha segnato appena un gol in meno dei tre meravigliosi del , Neymar, Suarez e . Diciannove gol totali, una media di 2,38 a partita, prima e avanti alla che ne ha segnati diciassette con 2,13 a gara. La Roma è anche la squadra che produce più palle gol con 128 i tiri verso la porta, anche qui prima in classifica, con 59 finiti nello specchio e 69 out. Si fa superare dall’ nella classifica dei cross. La squadra di de Boer ha un gioco più indirizzato al gol di Icardi, mentre la Roma cerca di raggiungere la porta per vie centrali o con azioni manovrate. Cross Roma 75, 84, la è terza con 65. Gli attaccanti giallorossi giocano in sintonia l’uno con l’altro e lo si vede dal numero degli assist che si scambiano: segna con la palla di e viceversa, è abile nell’innescare i compagni, e a seconda della posizione in cui giocano, sono abili nel mettere i palloni tra i piedi o la testa degli attaccanti e così via. La Roma spicca in A con 41 assist gol, 12 di questi sono andati a buon fine. Pochi, ed è qui che chiede di più, anche perché la difesa, a a parte, ha sempre dato segnali di cedimento, questo anche perché non è mai stata schierata al completo (assenti da tempo e Mario Rui, più Vermaelen che ha giocato solo due partite di campionato). è a quota 3 palle gol, ne ha fatto uno di più, è a quota due come ed uno. , che è quello che ha giocato meno, solo tre presenze e 33 minuti sul groppone, è a quota zero. Non raccontiamo nel dettaglio degli assist di chi non è attaccante e ce ne sono, vedi Peres e o lo stesso . Ricordiamo solo quello di per a : strepitoso.

SORRISI E PRESENZE , minuti alla mano, è il cocchetto di . A Momo, sempre col sorriso stampato sotto il riccio, non rinuncia mai. E’ il sempre presente: otto partite, tutte da titolare, 655 minuti; otto gare, sei dal primo minuto, per ; sette, con sei da titolare ma sempre sostituito, per (zero minuti solo contro il Crotone) che totalizza 470 minuti in campo. Poi c’è con 190 minuti suddivisi in quattro partite, una sola giocata interamente (contro il Crotone), nelle altre tre è sempre subentrato dalla panchina (Sampdoria, , Torino)