La penna degli Altri 31/10/2016 13:23

La rabbia di De Rossi: «Un pari che brucia, eppure pareva facile»

empoli roma de rossi paredes
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - «E' un pareggio che brucia, perché avremmo voluto stare addosso alla e staccare le altre». È a fare autocritica dopo lo 0-0 di Empoli, consapevole di come la Roma abbia buttato due punti fondamentali: «Abbiamo creato tantissimo, è stato bravo Skorupski a bloccarci è un peccato, non abbiamo fatto la nostra miglior partita, non abbiamo concretizzato le azioni create. Non abbiamo segnato e questo non ci capita spesso. Comunque il campionato è ancora lungo e non mi sento di rimproverare la squadra: forse abbiamo sottovalutato la partita, istintivamente sembrava facile e abbiamo immaginato che Skorupski non le avrebbe parate tutte così. Non è facile venire qui a giocare». Ieri ha festeggiato i 15 anni con la maglia della Roma. Con il contratto in scadenza a giugno. «Sono contento e non ho ancora parlato di futuro con la società, avremo tempo per farlo e il discorso economico sarà l’ultimo dei problemi. Spero ci siano altri traguardi da raggiungere e sto qui anima e corpo affinché succeda. Ma se anche dovessi andare via, mi aspetto che il club mantenga lo stesso atteggiamento: questa piazza prima o poi deve vincere».
Delusi per il pareggio i circa 4mila tifosi giallorossi che hanno invaso il settore ospiti, cantando e sostenendo la squadra per tutta la partita. Ma vista la protesta della per le barriere, le gare lontano dall’Olimpico, a prescindere dal risultato in campo, diventano l’occasione per ritrovare un’unità di tifo a cui non si è più abituati nelle sfide casalinghe. «Sarà bellissimo viaggiare insieme… per poi tornare in sud senza barriere», lo striscione esposto ieri pomeriggio a Empoli, firmato Roma, la stessa firma messa nella notte a un’altra scritta dello stesso tenore esposta dagli ultras davanti al Colosseo (“Voi togliete multe e barriere e noi riportiamo la a tifare”). «Ci hanno tolto i tifosi in casa e noi ce li riprendiamo in trasferta – continua è giusto essere puniti quando si sbaglia, però quando la cosa diventa preventiva, non va più bene. Ci capita solo a noi, questo, e non ci stanno facendo una bella figura». Intanto, al di là delle barriere, la Roma dovrà capire cosa non è andato a Empoli, anche se qualche risposta la regala subito. «Siamo stati poco allupati, bisogna essere più cattivi, velenosi, rapaci e mestieranti. Abbiamo vinto partite molto più difficili dal punto di vista delle occasioni e oggi ne abbiamo avute tantissime: quando una squadra crea tante giocate quante la Roma, non puoi dire niente. Non ci sono solo i tiri, ma anche alcune palle giocate in area. Poi il terreno non ci ha aiutato, era un po’ mollo, si scivolava. Non ho niente da rimproverare ai ragazzi». Sulla stessa lunghezza d’onda, . «Un’occasione sprecata, ma siamo vivi e l’abbiamo dimostrato. Non sempre si possono fare tre gol. E poi ho scherzato con Skorupski, ricordandogli che è ancora di nostra proprietà: senza di lui avremmo battuto l’Empoli».