La penna degli Altri 19/09/2016 13:09
Strootman ringhia: "Sconfitta immeritata"
IL TEMPO (F. SCHITO) - La sconfitta del Franchi lascia l'amaro in bocca ai protagonisti in maglia giallorossa. Anche Strootman, contro la Fiorentina uno dei migliori, ha masticato amaro per il risultato pesante che ha condizionato una prestazione che non meritava questo esito: «La partita è iniziata bene per noi, abbiamo comandato il gioco e avuto due importanti occasioni da gol con Dzeko: uno era rigore, l'altra l'ha sbagliata lui ma andava tutto bene. Nella ripresa - prosegue il centrocampista olandese - abbiamo continuato ad avere diverse occasioni mentre loro solo due, una con un terzino (Milic ndc) e l'altro è il gol. Purtroppo torniamo a Roma con un punto in meno». Eppure il numero 6 è pronto a fare autocritica sulla prestazione della sua squadra: «Nella ripresa siamo calati e abbiamo perso tanti palloni, ma non abbiamo giocato male, meritavamo un punto se non tre. Dovevamo vincere e invece abbiamo preso zero punti».
Il punto debole è ormai tristemente noto, quella mancanza di carisma e personalità che Luciano Spalletti continua a chiedere a gran voce. Lo sa Strootman che fa mea culpa: «Devo migliorare ancora tanto, nel secondo tempo abbiamo perso tre passaggi facili e per la squadra è difficile tornare in difesa per recuperare la palla. Io voglio aiutare i miei compagni. Finora in campionato questa è stata la nostra miglior partita». La soluzione per tornare grandi è a portata di mano: «Dobbiamo lavorare bene, ascoltare il mister ed essere pronti. Il campionato è lungo, serve recuperare fiducia e vincere le partite. La difesa ha giocato bene, ne sono contento, ma dobbiamo migliorare ancora tanto, io per primo». Poi gli chiedono se la squadra è abbattuta e Kevin perde le staffe: «Secondo voi siamo contenti? La mentalità non c’entra nulla».
Per la prima volta in campionato, Federico Fazio è partito titolare fornendo una prestazione convincente: «Tutta la squadra ha giocato bene, in una delle rare occasioni abbiamo preso gol. Siamo delusi - le parole dell'ex Siviglia - fa male, ma dobbiamo continuare a lavorare».