La penna degli Altri 15/09/2016 13:09

La Coppa della verità

AS Roma Training Session

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La Roma, quando a fine pomeriggio comincia a far buio (ore 19), riprende il suo percorso in Europa. Riparte da Plzen, la città della Boemia occidentale nota per la sua birra, entrando però in scena dalla porta secondaria, dopo aver fallito, meno di un mese fa, l'accesso alla fase a gironi della , eliminata dal Porto nel play-off. Senza pensare ai possibili introiti che, anche in caso di successo finale, non sarebbero mai nemmeno la metà dei 77 milioni incassati nella stagione scorsa arrivando agli ottavi della principale competizione continentale, i giallorossi devono dimostrare di essere competitivi anche quando escono dal nostro Paese. E, senza essere schizzinosi, dare il giusto peso anche a questo trofeo. Che non va considerato scomodo o, peggio ancora, di consolazione. Il club di non si può permettere di snobbarlo proprio perché in bacheca c'è solo il trofeo alzato da Losi all'Olimpico l'11 ottobre del 1961, la Coppa delle Fiere che oggi non esiste più. Il gruppo di , secondo in classifica dietro alla dopo di campionato, cerca la riabilitazione in Europa. Qui ha subito la chance di riscattarsi dopo la figuraccia del 23 agosto e al tempo stesso di completarsi proprio sfruttando la nuova avventura. Questo torneo può, dunque, essere usato dalla Roma per fare scuola guida. Cioè per prendere confidenza con le gare internazionali, per migliorare il ranking (51° posto) e per prepararsi a tornare in più matura. Il Viktoria Plzen (43° posto) è campione in carica (4 titoli nelle ultime 6 stagioni) e, come i giallorossi, è caduto nei preliminari contro il Ludogorets. Non va, quindi, sottovalutato. Ne sa qualcosa il che, nel febbraio 2013, prese 5 reti segna segnarne nemmeno una. , pur non trascurando l'impegno infrasettimanale, pensa pure alla sfida di domenica sera al Franchi contro la e annuncia il turn over per risparmiare qualche titolare. Almeno 5 le novità.

 

ROTAZIONE EXTRALARGE La Roma, in ogni settore, sarà diversa da quella vista contro la Sampdoria. ritroverà il posto. Fin qui ha giocato solo la prima delle due gare con il Porto, restando in panchina in 4 partite su 5. Avranno spazio anche Fazio, accanto a , e che è all'ultima chiamata. Possibile in attacco la staffetta tra e che, domenica scorsa, hanno giocato solo nella ripresa. Come spesso è successo in questo avvio di stagione, però, sarà a dover sostenere l'esame più impegnativo. Senza , squalificato per 3 turni (assente anche , fermato per 2), il giovane regista avrà la responsabilità del palleggio e della costruzione. Nel 4-3-1-2, Peres a destra (colpito in allenamento da Seck è da valutare) e Juan Jesus a sinistra, a centrocampo per l'esclusione di (o ) e trequartista.

 

CURRICULUM SCADENTE È la quarta volta che la Roma partecipa all'Europa League, senza mai essere però riuscita a superare gli ottavi di finale, piazzamento ottenuto, all'inizio del 2015, con in panchina, dopo l'eliminazione dalla . La vittoria a Rotterdam contro il Feyenoord, il 25 febbraio di quell'anno, coincide pure con l'ultimo successo esterno. E solo in 8 delle 18 gare giocate in questa competizione i giallorossi hanno conquistato i 3 punti. Anche i precedenti, nei confronti con club della Repubblica Ceca e Slovacchia (o dell'ex Cecoslovacchia: sono stati indipendenti da 23 anni), non sono esaltanti: appena in 2 casi su 7 hanno passato il turno. Entrando alla Doosan Arena, dunque, sarà il caso di ricordarsene, dando un senso al viaggio e riprendendo subito quota nel cielo limpido di Plsen. Anche perché vincere il trofeo dà (quasi) la garanzia di guadagnarsi l'accesso diretto alla prossima (solo se la coppa più prestigiosa se l'aggiudica, però, un club che in campionato ha comunque ottenuto il diritto di parteciparvi).