La penna degli Altri 23/08/2016 13:44
«Niente calcoli. Dobbiamo vincere»
Nella partita di andata - riporta il quotidiano - Strootman ha messo in campo tutta la sua personalità e la sua cattiveria agonistica, arrivando anche a dirsi qualche parolina di troppo nel finale con Herrera. «Non so se quell’episodio ha lasciato delle scorie, magari sì. Ma sono cose che succedono in campo, vedremo. Di certo c’è che è una partita che vogliamo vincere, perché è importante per noi e per il club, visto i tanti milioni che ci sono in palio».
E allora non bisognerà fare calcoli, cancellare dalla testa il fatto che, a conti fatti, basta anche lo 0-0 per passare. Se la Roma parte con quell’idea lì, di gestire la gara, rischia di essere una falsa partenza. «Ed infatti noi dobbiamo entrare in campo per giocare, fare gol e vincere. Non possiamo pensare di difenderci, quello eventualmente è un pensiero che possiamo iniziare a considerare solo a venti minuti dalla fine. Sarà una sfida dura, dovremo essere fisicamente al top...». Già, appunto. E lui che non disputava due partite in tre giorni da una vita (e contro l’Udinese ha completato il 99% dei passaggi, 70 su 71), stasera giocherà la terza in meno di una settimana («Pensate che io di gare di seguito gliene voglio far fare trenta, ne mancano ancora 27», ha commentato Spalletti). E per chi viene da un calvario come il suo, è la risposta più bella. «Ancora non sono al 100%, ma fisicamente mi sento bene e i miei compagni mi aiutano in tutto — continua il centrocampista olandese — E non mi interessa dove mi chiede di giocare Spalletti, va bene tutto anche perché noi con lui sappiamo cosa dobbiamo fare in qualsiasi posizione del campo ci schiera».
(gasport)