La penna degli Altri 29/07/2016 13:52

Aquilani nel mirino del Fisco sequestrati due appartamenti

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LA REPUBBLICA (G. SCARPA) - Grane col fisco per Alberto Aquilani. Il calciatore, 32 anni, è indagato per un’evasione da un milione di euro. Ed è per questo motivo che ieri i militari del Nucleo tributario della guarda di finanza, su incarico del pm Francesco Saverio Musolino, hanno sequestrato due immobili all’ex stella giallorossa. Due case per un valore totale di 400mila euro, un appartamento all’Eur e l’altro al Flaminio. Il calciatore – questa l’accusa della procura – non avrebbe versato all’erario ciò che gli doveva sull’ingaggio percepito ai tempi in cui giocava nel Liverpool.
Oggi Aquilani non milita più nelle file dei Reds. La sua è una carriera da girovago tra Italia, Inghilterra e Portogallo. Nato nella capitale nel 1984 è cresciuto ed è diventato grande nel club giallorosso, poi l’esperienza poco fortunata, nel 2009-2010, nella Premier League. A 25 anni si trasferisce nella città dei Beatles per cogliere l’occasione della vita, giocare nel mitico stadio Anfield Road. È ad agosto del 2009 che si concretizza l’acquisto, da parte di una delle più importanti squadre al mondo. Qualcosa però non va e “il Principino”, il soprannome affibbiatogli nella capitale, non riesce ad affermarsi. L’ingaggio è, comunque, da top player, e su questo cospicuo compenso si concentra ora il lavoro delle fiamme gialle e del sostituto procuratore Musolino.
Super stipendio a parte, il talentuoso centrocampista romano chiude la sua carriera nel Liverpool dopo la fine del primo campionato. Aquilani si trasferisce a Torino, sponda bianconera, poi al Milan e alla , per tre positive stagioni, fino alla scorsa estate. Adesso milita nello Sporting Lisbona, tra le più blasonate della Primeira Liga portoghese.
Aquilani è comunque in ottima compagnia, altri celebri sportivi hanno avuto, come lui, “seccature” con l’agenzia delle entrate. La procura di Roma ha spedito da poco a processo il motociclista Max Biaggi con l’accusa di non aver versato nelle casse dell’erario 18 milioni di euro.
Per Antonio Cassano c’è, invece, una richiesta di rinvio a giudizio, avrebbe evaso il fisco per 3 milioni. Per restare sempre nel mondo del calcio il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha all’attivo due procedimenti giudiziari.
Problemi anche per Diego Armando Maradona e Valentino Rossi. E se il campione di Tavullia ha trovato un accordo col fisco versando 35 milioni di euro, Maradona ha dichiarato guerra a Equitalia. Tanto che il “Pibe de oro” si è guadagnato da poco un processo per diffamazione.