La penna degli Altri 09/06/2016 13:30

L'ItalRoma di Conte annulla il derby

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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Da Marchetti a Parolo fino a ; da chi non giocherà (forse) mai a chi è tra gli inamovibili. Ma tu chiamala se vuoi, l'ItalRoma, dove per Roma si intende la città che di solito ospita due anime diverse, ovvero laziali e romanisti, ma che stavolta è il centro dell'identità azzurra. conosce l'importanza dei suoi ragazzi, che ha scelto e coccolati (per modo di dire) e capisce pure che non bisogna abbandonare chi sulla carta ha un ruolo marginale, cioè il terzo , cioè Federico Marchetti, cioè uno dei rappresentanti di Roma. Il ct non ha raggiunto i livelli di , il quale una volta definì Julio Sergio «il miglior terzo del mondo», ma parlando di Federico ne ha esaltato l'utilità e la professionalità definendolo «un bravo e in più è in ottime condizioni». L'ItalRoma, quindi, è anche Marchetti è vero, ma è molto di più. Nei numeri (6 in tutto, tre della Roma e tre della Lazio) e nella qualità. Nell'Italia di Francia, insomma, non c'è solo il blocco e soprattutto il derby della Capitale per ora va in ferie. Mettiamoci pure che siamo vicino alla romana Provenza e capiamo che tutto questo emana un profumo di casa.

SALE ELSHA Nel suo 3-3-4 o 3-5-2, il compito degli esterni diventa vitale. , dopo il lavoro di queste settimane e le due amichevoli con Scozia e Finlandia, si è convinto che la sua Italia possa utilizzare le due ali offensive e non solo (o non più troppo) i terzini, o almeno un solo esterno basso (Darmian e/o De Sciglio). Ed ecco i romani in suo soccorso: a destra Candreva, a sinistra . La gamba e l'estro di Stephan più la classe e la potenza di Antonio consentiranno al ct di osare ma con la testa, anche perché la vena degli attaccanti dell'Italia, per ora, è ai minimi. diventa jolly pure in azzurro, oltre che nella Roma: in questa idea di calcio potrà, come contro la Finlandia, sostituire uno dei due attaccanti esterni oppure essere uno dei centrocampisti che, secondo , avrà il compito di cercare gli inserimenti. Quindi Ale diventa buono per il 4-2-4, il 3-3-4 o, come di consueto, da intermedio nel 3-5-2.

LA MEDIANA AL SICURO Parolo parla come un leader. Modesto, compassato, sicuro di se stesso e del suo lavoro, lo abbiamo ascoltato a Coverciano, quando ha parlato della «voglia di sorprendere» e dell'esigenza di far «ricredere gli scettici». A piace la sua determinazione, il suo senso di squadra: al Mondiale del 2014 era partito con gli stessi propositi ma poi lui, insieme con tutti, è affondato nell'Oceano. Stavolta, i presupposti sono diversi, nell'Italia di ci sono grandi umili e poche belle donne che se la tirano. Parolo è l'esponente principale della classe operaia e, di partite ne giocherà, perché pure lui va bene per qualsiasi modulo e stagione. E infine , ultimo ma non ultimo, come si dice in questi casi. Daniele è l'affidabile per definizione. Il suo stato di forma ha reso Motta un caso. Ovvio, non è certo colpa sua, anche perché il romanista è stato uno dei primi a difendere il compagno dal pubblico accanimento. al momento è in vantaggio su Thiago e contro il Belgio è molto probabile che il titolare sia proprio lui. Capiterà pure che, cinque romani su sei saranno in campo contemporaneamente, magari in corso d'opera. Noi ci scommettiamo.