La penna degli Altri 24/05/2016 16:26
Italia, comincia il futuro
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - C’è un doppio binario azzurro. Su uno c’è Antonio Conte, che oggi a Coverciano comincia la seconda fase del percorso verso l’Europeo in Francia; su un altro c’è il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, che sta portando avanti il dopo Conte con contatti frequenti e ravvicinati con Marcello Lippi, prossimo dt della Nazionale, e con Giampiero Ventura, che l’Italia la dovrà portare al Mondiale del 2018 in Russia (percorso difficilissimo, tra l’altro, gli azzurri sono finiti nel girone della Spagna, Albania, Israele, Macedonia e Liechtenstein).
DAI 30 AI 23 Il programma della Nazionale è ormai noto: oggi parte il raduno di Coverciano, test ed esercitazioni tattiche fino all’amichevole di domenica a Malta (contro la Scozia), poi il 31 da trenta, gli azzurri, diventeranno ventitrè, che prima giocheranno un’amichevole (contro la Finlandia) il 5 a Verona, poi dovranno difendere la maglia in Francia contro Belgio, Svezia e Irlanda. Conte ha già fatto scelte definitive: fuori Soriano, Acerbi, Borini, Pavoletti e De Silvestri, presenti nel primo step a Coverciano. È stato scelto il terzo portiere, e saràMarchetti e in più nel gruppo è stato inserito Sturaro, ma difficilmente quest’ultimo farà parte del gruppo che dall’8 giugno sarà in ritiro a Montpellier. Conte sta puntando molto sull’aspetto fisico degli azzurrabili: i giocatori devono stare bene, oltre che sapersi adattare ai vari ruoli. Alla luce di questo sarà impietoso sia con Montolivo sia con Thiago Motta, entrambi acciaccati. Si spiega anche così la convocazione di Sturaro che, proprio nel caso in cui dovessero saltare entrambi, diventa uno in più a giocarsi una maglia sia per il posto in mezzo, con Jorginho e Benassi, sia per quello sugli esterni, ma soprattutto con Zappacosta e Bonaventura. Pirlo pare tagliato fuori, al momento, Conte non ha bisogno di provarlo: se serve verrà convocato direttamente il 31. Riassumendo: uno andrà fuori tra Astori e Rugani, due tra Zappacosta, Bonaventura e Sturaro, due tra Thiago Motta, Montolivo e Jorginho, due tra Bernardeschi, Insigne e Benassi.
IL DOPO Il presidente Tavecchio è atteso questa mattina proprio a Coverciano e nel pomeriggio alla Camera per impegni istituzionali. Il discorso con Ventura (sarà stasera, a Perugia, all'Oscar del calcio umbro 2016, e riceverà il premio 'Stefano De Nigris' per i risultati sportivi e per la sua “signorilità“) è avanti, ma in Figc non c’è l’ansia dell’annuncio. Tavecchio vuole aspettare il momento più opportuno e non è detto che sia oggi. È una questione di scelta dei tempi (o forse non solo). Ventura ha ricevuto, e da tempo, il benestare di tutti, anche del Coni. Nessuno, insomma, si aspetta sorprese, ma di scontato non c’è niente. E finché non arrivano le firme, non si sa mai. Dalla Figc il classico “è fatta“ non lo dice nessuno. Oggi sono previsti ulteriori contatti tra le parti e visti gli spostamenti dei due protagonisti, difficile prevedere anche un incontro. Vanno ancora sistemate alcune questioni di cui si è già discusso, come ad esempio la composizione dello staff al fianco del nuovo commissario tecnico. Si è parlato di Fabio Cannavaro, uomo del futuro, capace di affiancare subito Ventura e un domani di poter gestire direttamente l’Under 21. Il nuovo ct vuole portare i suoi uomini, il vice Salvatore Sullo e Giuseppe Zinetti come preparatore dei portieri. Tutte altre cifre rispetto a Conte.
LE VOCI DI FUORI «Ventura è una persona seria e per bene, lo conosco poco però chiunque sostiene questa tesi. Sugli allenatori mi sembra giusto non metterci bocca, che io sappia non è stato nominato, il nome del nuovo ct lo apprenderò dalla Federazione», le parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni. Poi, il numero uno della Lega calcio, Maurizio Beretta. «Lascio al presidente della Figc il compito di condurre questo negoziato. Se fosse Ventura, si partirebbe con le migliori premesse».