La penna degli Altri 31/05/2016 13:33
Conte, l’ora dei verdetti
IL TEMPO (E. MENGHI) - È il giorno dei verdetti. Dopo aver ringraziato tutti i 30 azzurri pre-convocati per gli Europei, Antonio Conte stasera cancellerà 7 nomi dalla lista e sceglierà la sua Nazionale migliore. L’appuntamento per il taglio definitivo è alle 20.35, in diretta tv su Rai 1. Sarà più che altro il momento dell’annuncio pubblico, davanti alla squadra al gran completo, tra i sorrisi dei 23 selezionati e la delusione di chi tornerà a casa, e al presidente Tavecchio. La decisione è tutta di Conte, aiutato in parte dal ko di Montolivo, uno dei giocatori in bilico che si è sfortunatamente autoeliminato per infortunio. L’ennesimo, sempre al polpaccio, stavolta il sinistro. Il cittì è stato chiaro, non può permettersi di portare in Francia chi non è al 100% e il milanista è al secondo stop in pochi giorni, chiaro sintomo di una condizione tutt’altro che ottimale.
La prestazione di De Rossi contro la Scozia ha rincuorato il tecnico, che è stato costretto a rivedere i suoi piani e potrebbe sovvertirli del tutto pensando al romanista come potenziale titolare agli Europei. Anche perché Thiago Motta ha recuperato dai guai muscolari, ma dovrebbe trascinarsi quel punto interrogativo fino a Montpellier, la base azzurra durante la spedizione francese.
I centrocampisti pronti al ritorno a casa sono Benassi e Sturaro, Zappacosta ha già preparato le valigie, Bonaventura potrebbe essere invece promosso in extremis. Rischiano Bernardeschi, Rugani, Astori ed Eder: solo due di loro dovrebbero passare la selezione di Conte. Molto dipenderà dal numero di centrali che il cittì vorrà avere a disposizione, potrebbe scegliere infatti di confermare il pacchetto avanzato per intero, confermare i 5 (Immobile, Pellè, Zaza, Insigne ed Eder) e scartare due difensori anziché uno, o sacrificare un altro mediano. I tre portieri, Buffon, Marchetti e Sirigu, e gli juventini Chiellini, Bonucci e Barzagli sono stati gli unici (o quasi) a dormire sonni tranquilli, perché in una Nazionale «work in progress» le gerarchie non sono ancora definite e le polemiche per le esclusioni sono già state messe in conto dall’allenatore. Ma dopo stasera non si potrà più tornare indietro e contro la Finlandia nell’amichevole del 6 giugno sarà già vera Italia.