La penna degli Altri 01/04/2016 13:57
Manolas alza il muro
LEGGO (F. BALZANI)) - «L’atmosfera non è bella, ma un derby è sempre un derby. E noi vogliamo vincerlo ancora». Si gonfia il petto Manolas, uno che di derby (in Grecia) ne giocava al meno 4 a stagione e che contro la Lazio ne ha vinti due e pareggiato uno. Il difensore, ospite a un evento della Junior Tim Cup a Tor Bella Monaca, prima di parlare della partita di domenica ci tiene a smentire le parole di Raiola alla Gazzetta dello Sport («La Roma farà fatica a tenere Manolas»): «Non è il mio procuratore e non ho mai parlato con lui. Quello che ha detto non è vero. Io ho tre anni di contrato e sto bene qui, se andrò via è perché lo deciderà la Roma. Vediamo che succede». Su di lui ci sono Chelsea e Real Madrid, e quindi servirà quanto meno un adeguamento: da 1,8 ad almeno 3 milioni a stagione. Deciderà la Roma appunto, come in passato (e con esiti diversi) con Benatia e Pjanic.
Torniamo al derby che la Roma deve vincere per mantenere la distanza sulle quarte in classifica: «La Lazio non ha nulla da perdere è già fuori dall’Europa. Vuole vincere questa partita a tutti i costi. Noi però siamo più forti lo dimostreremo». Sull’Olimpico semi-deserto (circa 25 mila spettatori) serra la mascella: «Non sarà come l’anno scorso. Quando si è professionisti però devi giocare con o senza pubblico. Devi fare il tuo lavoro e lo devi fare bene. Totti? Spero non sia il suo ultimo derby». Lo auspica anche Perotti («Spero rinnovi, per noi è importantissimo») mentre Szczesny, suona la carica: «Siamo in buona condizione, il morale è alto, pensiamo solo alla vittoria. Deve essere una partita come le altre per noi. Sappiamo che non è così per i tifosi, dobbiamo renderli felici. Qui sto avendo la fiducia di tutti. Vediamo se resterò o no». Poi parla di Spalletti: «Se dico qualcosa di sbagliato mi uccide, è un perfezionista. Una volta (a Empoli, ndr) mi ha chiesto se mi servissero gli occhiali perché stavo sbagliando dei rinvii per Dzeko, e lo ha fatto in maniera forte e chiara. Avevo paura di incontrarlo negli spogliatoi. Non accetta errori, questo ha cambiato la tendenza della nostra stagione e sta facendo la differenza».