La penna degli Altri 17/04/2016 13:59

L’Inter fa un favore alla Roma

ICARDI ESULTA

IL TEMPO (A. FUSCO) - L’ batte 2-0 il a San Siro, per gli azzurri è il definitivo addio al sogno scudetto ma il vero vincitore dell’anticipo serale è . Con questo risultato la Roma torna padrona del proprio destino nella corsa al secondo posto. Vincendo tutte le partite che mancano alla fine, a cominciare dal match di oggi a Bergamo per proseguire con lo scontro diretto col del 25 aprile, i giallorossi si prenderebbero la piazza d’onore evitando così i temutissimi preliminari di e coronando un inseguimento record che è stato da subito il vero obiettivo di subentrato a .

Sarri schiera il suo classico con Strinic al posto di Ghoulam ancora non al meglio, Mancini risponde con un nel quale Medel e Kondogbia sono i due mastini davanti alla difesa mentre la part di costruzione e di estro è tutta sulle spalle del trio Perisic-Jovetic-Brozovic alle spalle di Icardi. La partenza dei nerazzurri è bruciante e al 4’ Icardi firma l’1-0. Il centravanti parte in leggero fuorigioco sul lancio di Medel che lo libera davanti a Reina per una comoda esecuzione. Il accusa la botta ma ricomincia cercando di alzare il ritmo ma deve aspettare il 23’ per rendersi pericoloso con un missile da 30 metri di Hamsik che Hndanovic devia con i pugni. Al 30’ il spara ancora da lontano con Allan ma il numero 1 di Mancini risponde in corner.

L’ è solida e risponde ai tentativi del , al 38’ e al 39’ si fa vivo dalle parti di Reina con Jovetic e Prisic ma è al 44’ che arriva il 2-0 con Brozovic. Questa volta l’assist man è Icardi che serve Brozovic in area, controllo e tocco alle spalle di Reina, tutti negli spogliatoi. Il secondo tempo si apre con le sostituzioni di Strinic, insufficiente, con Ghoulam e di un opaco Insigne con Mertens che ci mette subito la sua vivacità. Nel frattempo non pervenuto Gabbiadini, sempre nascosto tra i due centrali dell’, mai mobile e propositivo allo scambio coi compagni. Al 53’ Hamsik imbecca Callejon che si coordina concludendo al volo ma non inquadra la porta. Poi è ancora l’ a sfiorare il terzo gol con un pallonetto di Jovetic dopo un errore di Reina ma Koulibaly salva sulla linea.

Questo è un stanco, mai brillante nelle giocate, lontano parente di quello ammirato fino a un mese fa. I 13-14 titolari di Sarri sono troppo pochi per rimanere competitivi fino in fondo alla stagione. Finisce 2-0, col scarico a mostrare la propria impotenza di fronte alla solidità dell’. Mancini si prende la sua rivincita su Sarri nel modo più elegante possibile, con una lezione di tattica.