La penna degli Altri 20/04/2016 13:56

I due Luciano e un capitano da moltiplicare

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LEGGO (R. BUFFONI) - Com’è ammaliante quando parla di calcio. Quando spiega gli errori commessi dalla difesa sul primo gol dell’Atalanta, quello segnato da D’Alessandro. che porta palla, Zukanovic che si allarga per prepararsi a riceverla e i due terzini, e , che salgono entrambi lasciandosi alle spalle i rispettivi avversari: «Eravamo 2-0, che bisogno c’era? La Roma non può prendere gol così». Splendido. Com’è diverso invece quando sceglie di tornare sull’argomento , sfruttando una richiesta di spiegazione alla rinuncia a per fare inversione a U: «Non è mai il singolo che fa la differenza. Non è giusto ignorare le cose buone che fanno gli altri. Nel gol di a Bergamo c’è un lavoro di squadra». Ok mister, chiaro. I tifosi devono cancellarsi dall’anima il tatuaggio del capitano «che non è più quello di una volta» perché così ha deciso. Però poi ammette «quando lo metto è perché spero che ci faccia vincere. E quella palla che dà a è stata più bella del gol». C’è solo un capitano allora? Macché. L’ordine di scuderia è tirarne su altri 4-5 come . Facile no? Come moltiplicare i pani e i pesci.