La penna degli Altri 14/04/2016 13:23

Dzeko a Spalletti “Fammi giocare”. E si guarda intorno

Dzeko esultanza gol derby

LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Avrebbe rischiato di giocare titolare nonostante il risentimento alla coscia, . Talmente smanioso di dimostrare il suo valore, talmente allergico alla panchina, da fare pressioni su staff medico e tecnico per una maglia da titolare contro il . Sta scomodo, tra le riserve, il centravanti, proprio non gli va giù che scelga una formazione che non preveda il suo impiego. E così l’allenatore ha ritenuto opportuno ieri spiegare pubblicamente il perché dell’esclusione. «L’avrei fatto giocare dall’inizio se non avesse avuto questo problema. Ma era rischioso e l’ho detto anche a lui: era inutile rischiarlo dall’inizio e se la squadra avesse avuto bisogno, lo avrei schierato a partita in corso». Spiegazione data quindi già in privato, con che sta vivendo un periodo un po’ complicato, tra tanta panchina e la voglia di mettersi in discussione la prossima stagione da un’altra parte, se arriverà un’offerta da un club europeo importante.

Intanto , attento a lavorare di psicologia con il centravanti, che ieri si allenato a parte (problemi di gastroenterite per , invece), cerca di mantenere alta l’attenzione dei suoi sulla partita di domenica a Bergamo, considerata a rischio come lo è stata quella contro il . «È una squadra che ha carattere e proverà a fare qualcosa di più- le parole del tecnico a Roma Radio- dovremo essere bravi a gestire la partita da un punto di vista di chi comanda il gioco, perché abbiamo queste qualità e dobbiamo sforzarle. Se la mettiamo sulla fisicità e sul rincorrere, sono più bravi gli altri. Se, invece, gestiamo il 70% della partita evidenziamo meglio le nostre caratteristiche e le nostre qualità». E contro l’Atalanta spera di trovare spazio , stanco di seguire le gare dalla panchina. «Ha ancora qualcosa da mettere a posto- precisa - meglio se lo fa ogni tanto giocando, si vede così la difficoltà dentro una situazione reale. Ha carattere e ci aiuterà dal punto di vista della furbata, del gioco sporco».