La penna degli Altri 12/04/2016 14:54
«Ci è mancata solo la fortuna. Ma non molliamo»
IL TEMPO (A. SERAFINI) - Vietato mollare, soprattutto adesso che si è costretti a sostare nel mezzo, alla stessa distanza da secondo e quarto posto. L'amaro in bocca per l'occasione persa è costretta quindi a trasformarsi nell'ottimismo dettato dalla prestazione, non in linea con il risultato finale. I romanisti in coro non riescono a pensare ad altro. Il primo è Perotti: «È inutile dire che meritavamo di vincere, purtroppo a volte le partite vanno così. Ma non credo che sia finita qui, guardiamo ancora al Napoli davanti a noi e allo stesso tempo dobbiamo tenere d'occhio anche l'Inter. Di certo - prosegue l'argentino - abbiamo l'obbligo di non perdere più punti soprattutto qui all'Olimpico, intanto però vinciamo subito domenica a Bergamo con l'Atalanta».
Il conto con la dea bendata d'altronde non potrà presentarsi all'infinito: «Sicuramente la cosa che ci è mancata di più è la fortuna, abbiamo creato un'infinità di occasioni da gol mentre il Bologna è arrivato nell'unica opportunità che gli è capitata».
Con una dedica finale a Totti: «Lui è un giocatore diverso, quando entra in campo la squadra lo sente, non a caso ci ha fatto pareggiare la partita».
Quando poi tocca a Manolas i contenuti rimangono gli stessi, così come la convinzione che il campionato non è certo finito: «Finché non ci saranno ufficialità non ci rilasseremo - continua il greco - il Napoli deve giocare con l'Inter a Milano e poi venire qui a Roma, quindi non è chiusa per niente la possibilità di chiudere la stagione al secondo posto. Non molliamo niente».
D'altronde la serata dell'Olimpico sembra essere stata soltanto una sfortunata casualità: «Sì, non ci sono altre motivazioni per discutere di quello che è successo. Certo possiamo migliorare ancora in fase difensiva, magari proprio sulle palle inattive, ma stasera (ieri ndc) ho visto comunque una bellissima Roma. Il calcio è così, puoi pareggiare anche quando crei 30 occasioni da gol». Poi una chiusura doverosa sul suo futuro: «Non ho parlato con nessuno e non voglio parlare di mercato. Ho altri 3 anni di contratto, poi vediamo che succede quest'estate». Ma questo è un altro discorso.