La penna degli Altri 25/03/2016 12:39

Roma, i dolori di Dzeko

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IL TEMPO (E. MENGHI) - Una premessa è d’obbligo: non è in vendita. La Roma non ha intenzione di cederlo nella prossima finestra di mercato e non è, dunque, in cerca del suo sostituto. Semplicemente perché società e allenatore credono ancora nel talento del centravanti e hanno voglia di continuare con lui nella stagione che verrà.

Un però c’è ed è legato alla volontà del calciatore, che mantiene un ottimo rapporto con il diesse , ma ha sollevato dei dubbi sul suo futuro in giallorosso. Il bosniaco sta prendendo in considerazione l’idea di andarsene dalla capitale per provare a risolvere la «depressione» calcistica in cui è piombato e ricominciare da capo, da un’altra parte. A gennaio gli erano arrivate tre offerte dalla Cina, tutte ignorate, ma le cose potrebbero cambiare a giugno, se deciderà di cambiare aria. L’ipotesi non piace al club e non piace nemmeno a , nonostante le recenti perplessità palesate: «È strano - le parole del tecnico dopo l’ - quello che succede a Edin ogni tanto. Ha fatto scelte dubbiose, deve riuscire a mettere il suo carattere dentro la partita». È ciò che gli ha chiesto, alternando bastone e carota, l’allenatore toscano, senza tuttavia riuscire ad ottenere il massimo dal giocatore, che ha deluso le aspettative, ma non è certo da rottamare. Ne sono sicuri a Trigoria, dove c’è ancora posto per lui. «Si va avanti ridandogli fiducia», è la soluzione proposta da , che oggi farà il tifo per davanti alla tv. Il centravanti giocherà con la Bosnia allo Stade Josy Barthel (fischio d’inizio alle 20.15) contro i padroni di casa del Lussemburgo: un’amichevole per rilanciarsi, lontano dalle pressioni e con la fascia da capitano al braccio.

Edin ha avuto un piccolo contrattempo assieme al compagno di squadra Zukanovic e ad altri quattro nazionali bosniaci durante lo spostamento in Lussemburgo: volo cancellato per neve e nebbia, primo allenamento in loco saltato. L’imprevisto, poi risolto, non dovrebbe influenzare le scelte del cittì Bazdarevic, che ha dato pillole di fiducia al giallorosso: «Diventerà l’attaccante più forte della Serie A». Ha ancora tempo per migliorare i numeri insoddisfacenti di quest’anno, 9 gol totali tra campionato (7) e (2), più 4 assist e mezzo (la svirgolata da cui nasce l’1-1 di contro l’).

La parentesi in Nazionale potrebbe servire all’ex City per ricaricare le pile lontano dai problemi che lo affliggono nella capitale e rigenerarsi mentalmente, magari segnando nella partita che per avrà un retrogusto particolare, poiché il centrocampista aveva fatto le giovanili con il Lussemburgo. Al rientro a Roma c’è un derby da giocare e il protagonista più atteso è proprio , che all’andata si procurò e trasformò il rigore con cui i giallorossi si portarono in vantaggio.

Non solo Bosnia in campo oggi: sarà impegnato in Slovacchia-Lettonia, in Nigeria-Egitto e in Olanda-Francia. Ieri, intanto, a Trigoria ha diretto una doppia seduta tra palestra e campo a ranghi ridotti (senza 14 nazionali e , in permesso per motivi personali) e oggi è pronto a replicare.