La penna degli Altri 17/03/2016 12:57
«Il mercato in Europa proprio non mi piace»
IL MESSAGGERO (G. LENGUA) - Statistiche, analisi matematiche e tecnologia. Ecco il calcio secondo James Pallotta: una moltitudine di dati riferiti ad ogni singolo calciatore, da immagazzinare e processare con l’obiettivo di trovare, acquistare a basso costo e rivendere (facendo plusvalenza) il miglior sportivo in circolazione: «Il calciomercato può determinare il successo o il fallimento della società, può affossare la squadra perché puoi comprare o vendere un calciatore ottenendo un utile o generando perdite. È importante ottenere dati sui giocatori, ma in questo il calcio europeo è molto in ritardo rispetto a quello che è stato fatto negli USA. In Europa è ancora tutto vecchio stile, si ci affida al lavoro degli agenti». È forse questo uno dei motivi che spingerà Sabatini a rassegnare le sue dimissioni a fine stagione. L’altro business che Pallotta sta provando a portare a termine è lo stadio di proprietà: «Ci serve per competere a un livello superiore e il tutto verrà completamente finanziato da privati». A creare qualche preoccupazione al tycoon di Boston sono i media a Roma: «La pressione della stampa è maggiore rispetto a qualsiasi altro posto che ho visto».