La penna degli Altri 21/02/2016 14:00
“Strootman è di nuovo in squadra”. Col Palermo caccia al terzo posto
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) Strootman viene con noi, da questo momento in poi è di nuovo dei nostri». È Luciano Spalletti a dare la bella notizia ai tifosi della Roma: a quasi sei mesi dall’ultima operazione, l’olandese è tornato a far parte della lista dei convocati e, stasera, contro il Palermo, andrà in panchina. Un sospiro di sollievo, dentro Trigoria, e nella città giallorossa, pronta a riaccogliere il giocatore più atteso, costretto a vivere un calvario infinito, che lo ha tenuto lontano dal campo per più di un anno. Tredici mesi di inattività, per la precisione, che pesano sulle aspettative e, inevitabilmente, lasciano addosso un po’ di apprensione. Nel ragazzo e nei sostenitori giallorossi, che sperano di non restare delusi, questa volta.
«Sta lavorando bene e il suo recupero si sta evolvendo per il meglio», spiega soddisfatto e speranzoso, Spalletti, che forse qualche minuto a Kevin è anche intenzionato a farglielo fare. Sempre che la gara di stasera, contro il Palermo, si metta per il verso giusto, magari regalando ai circa venticinquemila tifosi presenti la quinta vittoria consecutiva in campionato. Dopo la sconfitta di mercoledì sera, con il Real Madrid, la squadra è dovuta tornare in fretta con i piedi per terra, consapevole di dover riprendere la corsa per il terzo posto. Tra il complicato rapporto con Totti e il pesante infortunio di De Rossi («È solo colpa mia, non ho scusanti), il tecnico toscano sta cercando di non smarrire la strada intrapresa poco più di un mese fa, quando ha deciso di sedere sulla panchina romanista. «Si riparte analizzando tutto, sia le cose positive sia quelle che non sono andate contro il Real — spiega Spalletti — perdiamo un giocatore importante come De Rossi, ma abbiamo la possibilità di sostituirlo. Vainqueur ha fatto vedere che su di lui ci si può appoggiare. C’è anche Keita, oltre a Strootman, quindi siamo coperti». Idee chiare anche su Pjanic, che rischia di restare fuori stasera. «È stato sotto il suo livello mercoledì, è vero, però ha corso tanto e il possesso palla l’ha tenuto il Real, come non avevamo previsto, però può e deve fare di più». Se Pjanic dovesse essere lasciato fuori, potrebbe giocare Keita, insieme a Vainqueur e Nainggolan. Ipotesi sulle quali sta ragionando il tecnico, che non risparmia una frecciata all’allenatore della Fiorentina, Sousa, che aveva malignato sulla squalifica di Zarate di tre giornate, quanto basta per saltare la gara con la Roma. «È segno che lui le cose le sa, io non sono mai stato un giocatore importante, come lui, che ha vissuto delle situazioni di calcio importanti che ti portano a sapere quello che lui sa».