La penna degli Altri 23/02/2016 13:31
Pallotta: «I giocatori sono tutti uguali»
IL TEMPO (A. SERAFINI) - Valigie già pronte e un mucchio di questioni da risolvere. Sono aumentati a vista d'occhio gli appuntamenti in agenda segnati da James Pallotta, tanto da convincerlo ad anticipare di qualche giorno il viaggio romano programmato da tempo.
Le dichiarazioni di capitan Totti hanno attraversato l'oceano in pochi secondi, registrando mai come in questa occasione la necessità di volare al più presto nella capitale. Nelle ultime ore Pallotta ha seguito la vicenda attraverso i consueti aggiornamenti di Trigoria, decidendo poi nella serata di ieri di tornare sull'argomento in un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport: «Nessun giocatore viene prima degli altri. La reazione di Francesco mi ha sorpreso, non me l'aspettavo, ma per una parte l'ho capita: è un grande giocatore, ha fatto la storia della Roma, adora competere, è una superstar - ha detto il presidente - Spalletti ha l'appoggio della società? Assolutamente sì. Luciano è il nostro allenatore, da quando è arrivato sono cambiate, in meglio, tantissime cose, e non parlo solo della gestione della squadra in campo».
Di cose ne sono cambiate, sotto ogni punto di vista, da quell'incontro prima di Natale con il numero 10, che dopo la chiamata di Pallotta sperava di terminare il colloquio con qualche garanzia in più sul suo futuro. Durante la colazione andata in scena nel giardino privato dell'hotel De Russie il patron americano ha preferito limitarsi nel chiedere un'impressione generale sulla squadra e sui nuovi arrivi, praticamente un punto della situazione chiesto al giocatore più rappresentativo del club.
Senza alcuna promessa, Pallotta lo ha rassicurato garantendogli un posto assicurato nella Roma finché lo vorrà, forte del contratto da dirigente già firmato dal capitano per i prossimi 6 anni. Adesso, in attesa del nuovo confronto, ogni opzione rimane aperta.
Ma nella settimana romana del presidente verranno comunque sbrigati gli altri appuntamenti già fissati in agenda. Tanto che il capitolo stadio (qualche settimana fa era l'unico impegno messo in cima alla lista) è passato in secondo piano anche di fronte alla risoluzione dei problemi sollevati da Walter Sabatini, ancora convinto di concludere il suo quinquennio in giallorosso nella prossima estate. Nonostante la freddezza di Pallotta al momento della comunicazione da parte del diesse, entrambi hanno comunque deciso di affrontare la situazione dal vivo, pronti a discutere delle problematiche e delle frizioni che hanno portato a questa scelta.
Aspettando i risultati e di conseguenza il piazzamento della squadra al termine della stagione, le intenzioni di Sabatini potranno cambiare soltanto di fronte alle eventuali rassicurazioni e garanzie economiche che il presidente potrebbe proporgli. L'ipotesi dell'addio rimane al momento la più probabile, ma per cominciare ad organizzare il prossimo futuro entrambe le parti hanno bisogno di risposte.
Capitolo stadio: previsti nuovi appuntamenti istituzionali per non ritardare ulteriormente la consegna del progetto definitivo, fissata tra marzo e aprile.