La penna degli Altri 26/02/2016 13:32
L’estro di Perotti il portafortuna: “Fiducia intorno spero Totti resti”
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Da quando è arrivato lui, la Roma ha sempre vinto. Almeno in campionato, escludendo cioè la notte di Champions League, contro il Real. Diego Perotti è diventato un po’ l’amuleto del gruppo, ultimo acquisto di gennaio, sbarcato nella capitale in extremis e in enorme ritardo rispetto a quando avrebbe dovuto invece trasferirsi dal Genoa. Colpa del cambio di allenatore sulla panchina giallorossa e del lento evolversi delle operazioni in uscita che, dopo l’ingaggio di El Sharaawy (anche lui sempre vincente), avevano bloccato l’arrivo dell’argentino.
Diventato in breve indispensabile, Perotti ha indossato per la prima volta la maglia della Roma in occasione della trasferta di Reggio Emilia, contro il Sassuolo, ventiquattrore dopo il suo sbarco in città. Due giorni prima era stato utilizzato dal Genoa, in campionato, per una trattativa che si è trascinata fino all’ultimo secondo del mercato di riparazione.
Con lui, la Roma ha ritrovato gli equilibri e la vittoria in trasferta, con Spalletti che gli si è praticamente aggrappato nell’ultimo mese: quattro gare, quattro vittorie, con solo l’ultima, contro il Palermo, non giocata da titolare (è sceso in campo dall’inizio anche in Champions). All’esordio, ha inventato un assist per El Shaarawy, poi ha realizzato il 2-0 contro la Sampdoria, per ritornare uomo-assist con il Palermo, questa volta per Dzeko. Domani sarà di nuovo titolare, ad Empoli, per aiutare la squadra a infilare la sesta vittoria. «È stato tutto troppo veloce, da quando sono arrivato ho subito giocato — spiega Perotti a Sky —. Per me è stato fondamentale questo, la fiducia che mi hanno dato è importante, avere un allenatore come Spalletti ha reso tutto più facile. Ho dei compagni di squadra fortissimi».
Su Totti, poi. «È un giocatore importantissimo per noi, è il nostro capitano e si sta allenando alla grande, quindi io spero che rimanga con noi». E chissà che già domani, a Empoli, il numero dieci possa essere utilizzato da Spalletti, in attesa che arrivi Pallotta nella capitale, nei prossimi giorni. Totti è chiuso nel silenzio, dopo l’intervista al Tg1, ed è in attesa di capire come allenatore, prima, e società, dopo, si comporteranno con lui.
Intanto, saranno quasi cinquemila i tifosi della Roma al seguito, rinfrancati dalla nuova squadra plasmata da Spalletti e contenti di poter tifare in trasferta, vista la protesta che continua a portare la curva sud all’Olimpico.
È tornato a lavorare nel gruppo Torosidis, che sembra aver recuperato dopo la lesione muscolare al polpaccio sinistro. Una buona notizia per il tecnico toscano che potrà avere un terzino destro di ruolo da utilizzare, nella rotazione, con Maicon e Florenzi.