La penna degli Altri 18/02/2016 15:48

IL PUNTO DEL GIOVEDI' - Mura, Sconcerti, De Calo

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LAROMA24.IT - Il risultato no, ma la prestazione della Roma contro il è stata più che sufficiente, a larghi tratti anche ottima. Le indicazioni tattiche di erano riuscite a imbrigliare i blancos, che hanno avuto la meglio solo sfoderando i colpi del campione che risponde al nome di Cristiano Ronaldo. L'attenzione dei giallorossi ora si focalizza sul campionato, con la ritrovata consapevolezza dei propri mezzi.
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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
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LA REPUBBLICA (G. MURA)
Bugiardo anche crudele il 2-0 del . Due rigori non concessi a
sullo 0-0, a sullo 0-1. aveva azzeccato una formazione combattiva, consapevole della forza del ma anche pronta a ribattere colpo su colpo grazie al lavoro intelligente di
nei panni del “falso nueve” e alla velocità di , non sempre preciso, ma quasi da solo ha fatto traballare la difesa del . Quasi da subito Marcelo ha rinunciato a marcarlo lasciando il compito a Sergio Ramos (grande partita). Aveva anche corso un rischio : terzino, come ai tempi di . Ragazzo generoso, fascia da capitano, ce l’ha messa tutta ma dalla sua parte Cristiano Ronaldo non ha fatto sconti. Finta e tiro nell’angolo alto, imprendibile e per giunta con deviazione dello stesso .
Colpita ma non affondata, la Roma ha reagito. Nemmeno parente della balbettante Roma che dopo un’ora aveva il fiato corto. Un tiro di appena fuori, poi esterno rete, rigore su non dato, indecisione di , fino al 2-0 di Jesè, ben più incisivo di James e Benzema. Una delle migliori partite stagionali della Roma, sembra assurdo ma non lo è. Ha concesso pochissimo al , nel primo tempo solo una giocata di fino tra CR7 e Marcelo che al volo ha sfiorato il palo. Ha concesso l’iniziativa al , cosa comprensibilissima. Ma ha giocato alla pari, forse riconciliandosi con i suoi tifosi, e certamente uscendo dal campo con molti rimpianti. Se il primo rigore non era facilissimo da vedere, quello di Carvajal su era evidentissimo.
E il ? CR7 a parte, arrivato al novantesimo gol in , un grande Ramos, su buoni livelli Varane e Modric, ma di galattico non s’è visto molto. Il 2-0 è crudele perché non lascia molti spiragli nella gara di ritorno. Questo, almeno questo, la Roma l’avrebbe meritato. ha lavorato bene, anche se non tutto è girato a dovere. Per quanto hanno combattuto , , , , poco si son fatti vedere e . Ritmi lenti il , ritmi frenetici (finché ha retto ) la Roma. Alla fine al differenza l’hanno fatta uno dei miglori attaccanti del mondo e uno dei peggiori arbitri d’Europa.
IL CORRIERE DELLA SERA (M. SCONCERTI)
Troppo il punteggio, ma è stata una partita classica tra una buona squadra e una che la controlla. non poteva fare di più, ha costruito una Roma di senso e ordine, poi tutto è sfumato per il colpo di un fuoriclasse. La partita è cominciata dopo quell’unico episodio di ribellione al ritmo lento, è lì che si sono allungate le squadre e si è creata la confusione che mette in bilico le partite. Ma la Roma ha perso anche nella confusione. Il ragazzo del vivaio, Jesè, è andato oltre l’aggressività degli avversari e ha punito il disordine sopraggiunto. Resta una partita che genera rimpianti, come sempre quando chi perde ha fatto tutto. Il problema è che non bastava. Giocare bene non basta, devi giocare meglio, lì sta il nodo che non possiamo risolvere. Ronaldo ha fatto un gol fuori dalla partita. E Ronaldo è un giocatore che nessuna squadra italiana può avere. Il resto è stata emozione, non sostanza. Meglio la Roma che doveva recuperare di quella che difendeva lo 0-0, ma anche questo sta nel copione. Se ti allunghi cambi partita ma non sai in che senso. Niente da dire alla Roma. L’assoluzione dopo una sconfitta pesante disegna del resto il suo e il nostro limite. Ad alto livello, gli altri hanno qualcosa in più. Resta una partita molto tattica finché non si è segnato. Mi chiedo sempre più spesso che senso abbia cercare l’equilibrio in una squadra se poi va cambiato appena si segna un gol. Qual era quello giusto, prima o dopo il gol? In un calcio che gioca ovunque con le stesse regole tattiche, la differenza è sempre più fatta dai pochi giocatori capaci. Il ne aveva almeno uno.
LA GAZZETTA DELLO SPORT (ALESSANDRO DE CALO)
Tra Roma e c’è la differenza irrimediabile di un fuoriclasse, Cristiano Ronaldo. Quando tutto era ancora in discussione, il portoghese ha dato una zampata e s’è preso la partita. Lo rimproveravano perché da un po’ non segnava in trasferta. Ecco la risposta. L’altra vera differenza è che la Roma di perde, ma esce tra gli applausi dell’Olimpico. In dicembre, con , si era qualificata pareggiando col Bate tra i fischi. La gente giallorossa, tornata finalmente allo stadio, ha occhi buoni e abbastanza competenza per capire se il 2-0 (c’è anche il sigillo di Jesé) è un risultato onesto o col naso lungo. C’era un rigore su , ma non è questo il punto. Certo è che la Roma non è crollata, dopo aver preso di petto una big d’Europa, come era successo nella stagione scorsa col Bayern (7-1) e a novembre col (6-1). sta facendo un buon lavoro. La squadra comincia ad avere una logica e uno stile, corre di più e in modo organizzato, pressa più corta, ha fiducia in quello che fa. Naturalmente molto può ancora coagulare: deve far pesare la sua personalità, ha bisogno di completarsi nel guizzo finale. Ma i progressi sono evidenti. In dicembre non ci sarebbe stato match con i blancos. Anche il – per dirla tutta – è in convalescenza. Zidane debutta in nel giorno in cui il lo schiaccia a -7 in campionato e Rafa Benitez parla per la prima volta da ex togliendosi qualche macigno («da quando c’è Florentino presidente, il ha vinto il doppio del »). Zizou ha restituito centralità a Ronaldo, CR7 l’ha ripagato col gol decisivo, l’abbraccio tra i due e Marcelo (altro super) dopo l’1-0 dice che i legami costruiti da nello spogliatoio sono solidi. La qualificazione è quasi al sicuro, ma il ritorno è lontano, e la Roma può crescere. Il tempo è importante.

LR24